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CULTURA

Viaggio che punta dritto al domani

Il filo conduttore è il Novecento polesano, ma con lo sguardo rivolto sempre in avanti

Viaggio che punta dritto al domani

Il filo conduttore è il Novecento polesano, ma con lo sguardo rivolto sempre in avanti

L’attesa presentazione del nuovo numero della rivista Rem (Apogeo Editore), da qualche giorno nelle edicole e principali librerie della provincia di Rovigo, è avvenuta venerdì pomeriggio a palazzo Cezza, a cura del direttore Sandro Marchioro, alla presenza del responsabile dell’impaginazione Paolo Spinello e di vari autori degli articoli, tutti uniti dal filo conduttore dell’amore per il territorio polesano e i luoghi limitrofi.

Perché dalla prima edizione, di quindici anni fa nel 2010, all’attuale numero 36, Rem non è mai venuta meno all’“obiettivo di indagare, tra passato, presente e futuri scenari, il Polesine e il Delta, comprese le loro connessioni storiche, geografiche e culturali, con Chioggia, la laguna di Venezia e il vicino confine ferrarese”, ha spiegato il direttore. Marchioro ha quindi dialogato con Alberto Garbellini, direttore della Voce di Rovigo, che da un paio di numeri propone la rivista in abbinamento. “Dal momento che anche il nostro quotidiano racconta il territorio - ha detto Garbellini - nei suoi vari aspetti culturali, sociali e le iniziative importanti, è stato naturale unire due cammini paralleli, che possono confluire in un percorso destinato a continuare”.

E’ quindi iniziata l’illustrazione del nuovo numero, il cui articolo di apertura - annunciato dal paesaggio in copertina del grande pittore rodigino Edoardo Chendi - rievoca l’importante mostra “Il Po del ‘900”, curata dall’esperta d’arte Laura Gavioli e ospitata nel Castello Estense di Mesola nell’estate del 1995: apprezzata rassegna a tutto tondo della civiltà padana, tra i confini ferraresi e polesani divisi e nello stesso tempo uniti dal Grande Fiume, nelle varie espressioni di arte, cinema, letteratura, fotografia e architettura dell’intero secolo scorso.

Il corposo approfondimento è stato scritto da Vainer Tugnolo con Alfredo Sigolo, Diego Crivellari e Barbara Pregnolato. Affine, ma da un’ottica prettamente artistica, l’architetto Andreina Milan, prendendo spunto da due cataloghi della Minelliana del 1989, ricostruisce un suggestivo “ritratto” di Rovigo attraverso i suoi artisti come l’hanno immortalata nel tempo, restituendo l’immagine di “una città passata attraverso vari cambiamenti con il rischio di perdere la sua identità”.

E’ di Caterina Bergo, il recupero di alcuni protagonisti ebrei della storia musicale rodigina, tra i quali spiccano due figure ancora poco conosciute: Ada Levi e Ausonio Colorno.

Accanto a questi, oltre alle rubriche di Natalino Balasso, Cristiano Vidali, Alberta Facchi, Giuseppe De Sanctis, Milko Marchetti, l’editoriale sui giovani di oggi “Comici spaventati guerrieri”, la rivista offre ulteriori interessanti spunti in diversi altri articoli fra storie, immagini, parole, personaggi e perfino culinaria con l’abbinamento “Sapori-saperi” di Mario Bellettato.

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