VOCE
lendinara
13.11.2025 - 23:01
E’ stato un momento di ricordo e commemorazione, martedì 12 novembre, davanti al monumento ai caduti di Nassiriya sulla piazzetta di Largo Carducci a Lendinara. Le Forze Armate, l’amministrazione comunale e la cittadinanza hanno reso omaggio ai 19 italiani e ai 9 iracheni caduti in Iraq il 12 novembre 2003 nell’attentato terroristico definito il più grave per forze militari italiane dopo la Seconda guerra mondiale. Quel giorno due uomini di una cellula terroristica aprirono il fuoco sulla base “Maestrale” di Nassiriya e dopo poco l’autocisterna esplose distruggendo l’edificio. Oltre alle vittime irachene e alle decine di feriti, le vittime italiane furono dodici carabinieri, cinque militari dell’esercito e due civili.
Ad alzare la bandiera a 22 anni dalla strage c'era Daniele De Lucia, presente allora proprio a Nassiriya e scampato alla strage. “Un ringraziamento va all'Associazione Nazionale carabinieri in congedo Claudio Delfanti, insieme alle rappresentanze di altre forze armate e altre associazioni combattentistiche” ha detto il sindaco di Lendinara Francesca Zeggio, presente insieme a Mauro Verza, sindaco di Villanova del Ghebbo, al comandante della stazione dei carabinieri di Lendinara Matteo Casadido, al comandante della Guardia di finanza di Lendinara Giovanni Famiglietti e per la polizia locale Davide Raimondi.
Il sindaco ha ricordato l'autore del monumento lendinarese, Tintore, “che ha saputo bene esprimere il dolore vissuto allora e che ben interpreta con i chiodi quanto male ha fatto alle famiglie dei rispettivi carabinieri morti e alla nostra patria che ancora sanguina oggi nel ricordarli. Doveroso è stato anche da parte del sindaco ricordare i tre carabinieri che per svolgere il loro dovere nei confronti della patria hanno perso la vita non meno di un mese fa a Verona, dobbiamo essere loro riconoscenti e rispettosi dell'onestà, dell'umiltà, e della lealtà con cui ogni giorno operano sul territorio”.
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