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LAVORI

Un laghetto per salvare la città

Prevista una vasca sotterranea a San Pio. “Sono le due zone più a rischio del capoluogo”

Un laghetto per salvare la città

Stop agli allagamenti in Commenda e in una parte del centro storico, grazie ad un nuovo bacino di laminazione che verrà realizzato nella zona della casa circondariale e destinato a raccogliere le acque meteoriche. La giunta di palazzo Nodari ha dato il via all’iter che porterà alla realizzazione dell’opera pensata per fare fronte al rischio idrogeologico del territorio comunale. Il sindaco Valeria Cittadin e gli assessori hanno infatti approvato una delibera proposta dall’assessore ai lavori pubblici Lorenzo Rizzato contenente lo schema di accordo tra lo stesso Comune, il Consiglio di bacino Polesine ossia l’ente che sovrintende la gestione del servizio idrico integrato in Polesine, e Acquevenete, azienda che detiene la gestione, sotto il profilo operativo, dello stesso servizio idrico.

Ad annunciare l’approvazione dello schema di accordo da parte della giunta è Rizzato che fornisce anche i dettagli dell’intesa e dell’opera in programma: “Si tratta - spiega - di un’opera da 600mila euro per realizzare un grande bacino di laminazione per la salvaguardia del quartiere Commenda e della parte nord del centro storico dagli allagamenti. In altre parole, verrà realizzata una sorta di lago nella zona del carcere. Questo consentirà di non sovraccaricare la pompa di sollevamento attualmente presente in Commenda e dilazionare il deflusso dell’acqua, una volta terminati gli eventi atmosferici. La riteniamo un’opera di massima priorità per ridurre il rischio allagamenti nonché fondamentale per salvaguardare una zona critica del territorio dal punto di vista del rischio idrogeologico”.

Già, le zone maggiormente a rischio del territorio rodigino sono state individuate attraverso un’apposita classificazione: “I due comparti idrici più a rischio - riprende Rizzato - sono il quartiere di San Pio X e la parte nord del centro storico con la Commenda. Per entrambe queste aree abbiamo previsto una specifica progettualità: per San Pio X abbiamo progettato una vasca di laminazione scatolare, dunque interrata, da 1,5 milioni. Il progetto è stato candidato ad un bando per ottenere un finanziamento”.

Nel futuro di Commenda e centro storico c’è invece, come detto, il bacino nell’area del carcere, a nord est del centro urbano. Lo schema di accordo, che prima di essere sottoscritto dovrà essere approvato dal consiglio comunale, prevede che al finanziamento dell’opera contribuiscano tutti e tre gli enti coinvolti in parti uguali. Cioè, Comune, Consiglio di bacino e Acquevenete metteranno ciascuno 200mila euro. La quota del Comune è già stata stanziata con la destinazione dell’avanzo libero approvato a inizio ottobre. “Credo che investire e progettare queste opere sia assolutamente importante - commenta il sindaco Cittadin - i cambiamenti climatici ci obbligano a intervenire mettendo in sicurezza la città e le frazioni da improvvise bombe d’acqua. E’ un investimento necessario che risolve situazioni di criticità importanti per il quartiere Commenda e la parte nord della città”.

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