Cerca

polesella

La sala civica presto sarà realtà

Uno spazio d’ascolto e di incontro e per l’aiuto alle fasce deboli. L’opera vedrà la luce grazie ad Avas

La sala civica presto sarà realtà

Uno spazio d’ascolto e di incontro e per l’aiuto alle fasce deboli. L’opera vedrà la luce grazie ad Avas

Nel comune mediopolesano, continuano le presentazioni delle opere che incideranno a breve sul territorio. Dopo la “Cittadella dello sport” e il “nuovo cinema Vittoria” è toccato infatti alla “nuova sala civica”. Un’opera che vede la luce grazie ad Avas, un’associazione attiva da quasi vent’anni sul territorio e che raccoglie svariate decine di volontari dediti all’aiuto alle parti fragili della società, e grazie al cofinanziamento del programma di sviluppo locale del Gal Delta Po, nell’ambito del complemento regionale per lo sviluppo rurale del Veneto 2023-2027.

Il sindaco Emanuele Ferrarese, introducendo la serata, ha lodato i fondatori di Avas e tutti i volontari, ricordando come nel territorio comunale sia fondamentale la loro costante dedizione. Ha poi introdotto la presentazione evidenziando il concetto usato dai relatori di “innesto”, quale perfetto termine per definire le attività che l’amministrazione comunale sta cercando di portare a termine entro un territorio che ha perso la sua identità originaria.

“Innestare opere di qualità a Polesella significa agevolare la rinascita di un intero ambiente, perfetto stimolo per la crescita di una comunità”. Dopo i saluti del vicepresidente dell’Ordine degli architetti di Rovigo, architetto Pugina, la parola è passata al direttore del Gal Polesine Delta Po, Stefano Fracasso, con un intervento che ha evidenziato l’impegno del gruppo per la realizzazione di opere a scopo sociale sul territorio e ha lodato l’aspetto qualitativo in ambito architettonico che in questo specifico caso valorizza la sinergia tra le parti.

La descrizione della nuova sala civica è stata affidata allo studio di progettazione che ha firmato l’opera, Navarrini Architetti Associati. Gli architetti Elena Lavezzo e Roberto Navarrini hanno introdotto il lavoro dello studio accompagnando il pubblico sino alla proposta per la nuova sala civica Avas. Una piccola architettura ma dal grande valore sociale e simbolico. Uno spazio d’ascolto, uno spazio per l’incontro e per l’aiuto alle fasce deboli della comunità. Particolarmente apprezzate sono state le soluzioni per lo spazio pubblico situato davanti all’edificio da costruzione e l’uso delle mascherature in legno. Lo studio Navarrini, plaudendo all’attività posta in essere dall’amministrazione comunale, ha chiuso la presentazione con la citazione dell’archistar Richard Rogers: “Come società, noi ignoriamo vergognosamente l’influenza positiva che l’architettura e la progettazione della città può avere sulle nostre vite”.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400