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VERSO LE REGIONALI

Coldiretti: "Chiediamo attenzione e rispetto”

Salvan: “Attendiamo risposte, soluzioni e risorse”

Coldiretti: "Chiediamo attenzione e rispetto”

Cibo, terra, futuro: quali prospettive per un’agricoltura in crisi, a pochi giorni dalla tornata elettorale che deciderà il prossimo governo della seconda regione italiana per economia del settore? A chiamare a raccolta una platea da tutto esaurito e gli esponenti in corsa alle prossime elezioni, non un comizio o una riunione di partito ma la voce diretta di Coldiretti, ieri sera all’auditorium del liceo scientifico Paleocapa di Rovigo. Il motivo? La richiesta di risposte in merito a temi chiave per il futuro del comparto agricolo e ittico veneto, senz’altro reduce da un periodo quasi da “annus horribilis”. E, tra una platea di soci rigorosamente giallo-verdi, un parterre royale composto dai candidati: a sostegno di Alberto Stefani presidente, Renato Borgato (Unione di centro), Cristiano Corazzari (Lega) e Valeria Mantovan (Fratelli d’Italia), per Giovanni Manildo presidente, Angelo Zanellato (Partito Democratico) e Dina Merlo (Alleanza verdi sinistra); a supporto del candidato alla presidenza Riccardo Szumski, Giuseppe Padoan (Resistere Veneto) e Marco Rizzo (Democrazia Sovrana Popolare).

Dopo i saluti di Gerardo Forina Rampolla, direttore Coldiretti Rovigo, e con la moderazione di Fiammetta Benetton, tre minuti a testa per riposte concise e mirate: “Chiediamo attenzione e rispetto per l'agricoltura polesana, composta ovviamente dagli agricoltori di terra e anche quelli di mare; - ha ribadito il presidente regionale dei Coltivatori Diretti, Carlo Salvan, ponendo al centro preoccupazioni e speranze per il prossimo quinquennio - come nel prossimo futuro, questa attività economica non può e non potrà essere vista e percepita soltanto come un'attività di carattere “romantico”, ma di impresa a tutti gli effetti che si attende risposte, soluzioni e risorse da parte della nostra regione”. Fauna selvatica, specie aliene, insetti, nutrie, un lavoro sempre più esposto sono stati alcuni dei temi proposti ai candidati: a mantenere la linea del controllo, con attenzione ai cambiamenti climatici, la proposta di Borgato, seguito da Mantovan e Corazzari.

Ma si è parlato anche delle necessarie infrastrutture per permettere un settore sempre più performante, preparato anche ad affrontare la gestione del rischio, seguendo le linee presentate da “Il Veneto che vogliamo”, il documento programmatico redatto per la XII Legislatura con il quale l’organizzazione agricola si rivolge ai futuri componenti regionali. “L’accesso al credito in una fase in cui le nostre aziende anche per motivi di carattere climatico sono in qualche modo messe in difficoltà è fondamentale. In un territorio che ha conosciuto profondamente cosa significa la difficoltà della gestione dell'acqua come nell’alluvione del ’51, occorrono opere e investimenti per trattenere l’acqua e trarne vantaggio non solo per il mondo agricolo ma anche per la società, è necessario mettere in piedi infrastrutture e risorse assolutamente imponenti” ha aggiunto Salvan. Dal fronte per Manildo, Zanellato e Merlo hanno commentato l’assoluta importanza della gestione dei cambiamenti climatici, innegabili e da affrontare, in un territorio polesano già provato.

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