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Intervista al candidato

Corazzari ricomincia... da tre

Dopo 10 anni da assessore, il leghista vanta esperienza e sciorina risultati. “Al 100% per il Polesine”

Corazzari ricomincia... da tre

“Mi sento come il cinghiale in una battuta di caccia. Tutti lo inseguono ma nessuno lo prende”. Cristiano Corazzari, scherza, ma dopo due mandati da assessore regionale della Lega (e una precedente esperienza da consigliere) nella giunta Zaia “ricomincia da tre” per citare Massimo Troisi e ce la sta mettendo tutta.

Se eletto, non potrà tornare a fare l’assessore, ma è pronto da consigliere regionale a occuparsi del Polesine, forte della sua esperienza a Palazzo Balbi. In questa campagna elettorale sta macinando chilometri e video dal Basso all’Alto Polesine, “ma questo l’ho sempre fatto in questi anni – scherza – sono allenato”.

Allenatissimo anche sui social. Se Luca Zaia è un vero influencer, qualcosa avrà imparato in questi oltre 10 anni al suo fianco…

“Ho già da tempo avviato una piccola rubrica sui social, ‘Polesine Eccellente’, per valorizzare le tantissime eccellenze del nostro territorio: dall’economia all’associazionismo, dalla pesca ad altri ambiti. Troppe volte il Polesine è dipinto a tinte fosche. Si evidenziano unicamente le problematiche. Certo, di quelle dobbiamo occuparci ogni giorno, sono il nostro pane quotidiano, ma dobbiamo rifiutare la logica che il Polesine sia una terra depressa. Bisogna dare il giusto spazio alle straordinarie persone e all'immagine che valorizza la parte positiva e l'orgoglio di essere polesano”.

In questa ultima parte di mandato siete in due gli esponenti polesani. Rappresentanza insperata...

“E’ una grande fortuna avere due assessori del territorio e mi auguro che questa formula venga riproposta in futuro. Io e l’assessore Mantovan Valeria collaboriamo bene, anche se proveniamo da partiti diversi. Al di là dell’appartenenza politica, come Polesine, dobbiamo fare squadra e portare avanti un’attività di lobby del territorio. Siamo una piccola provincia di 227mila abitanti in una Regione di 5 milioni. Abbiamo l’obbligo di lavorare insieme. Chi fa polemiche e contrapposizione di partito, a mio avviso, fa il male del territorio”.

Quali sono i risultati che l’hanno resa più orgoglioso del suo lavoro in giunta Zaia?

“Ho fatto talmente tante cose che faccio fatica a sceglierne una sola! Per l’assessorato allo Sport, abbiamo destinato 46 milioni di euro all'impiantistica sportiva e allo sport in generale, ne ha beneficiato la metà dei comuni, inclusi i 450mila euro per il Battaglini. Interventi che rendono gli impianti più sostenibili e accessibili, anche in tema di barriere architettoniche. Nel settore della Pesca, abbiamo gestito complessivamente 70 milioni di euro tra fondi Feamp e Feampa di cui 34 milioni sono arrivati alla sola provincia di Rovigo, abbiamo ottenuto 14 milioni per la vivificazione delle lagune e i fondi nazionali per il problema del granchio blu. Infine, sul fronte sicurezza, cito il progetto "Polesine sicuro", con 1,2 milioni di euro destinati alle polizie locali e alla videosorveglianza per varchi di accesso e uscite”.

Quali sono le priorità per il Polesine nella prossima legislatura?

“Il Polesine per crescere ha bisogno di infrastrutture attese da anni. Parlo del completamento della Transpolesana fino alla Romea, che darà finalmente un collegamento adeguato, e parlo della risoluzione della vergogna nazionale, ovvero la Romea, con la realizzazione della Romea commerciale da Ravenna a Mestre, bloccata da troppo tempo. Aggiungo anche il completamento della circonvallazione di Rovigo, il Passante Nord e il collegamento tra l'area di Legnago e il distretto della giostra, per unire Brennero ad Alto Polesine”.

In un Polesine che invecchia, tema cruciale è l’attenzione alla sanità

“Il nostro presidente Alberto Stefani ha fissato come obiettivo il rafforzamento dei servizi sociosanitari. La nostra provincia ha una grande dispersione territoriale e la più alta percentuale di anziani del Veneto, il che rende i servizi più costosi e complicati. Nonostante le criticità che paghiamo a livello nazionale (carenza di personale ad esempio), la nostra sanità è un punto di riferimento, come dimostra la riattivazione dell’emergenza urgenza nell’Alto Polesine e l'introduzione del robot Da Vinci a Rovigo. Dobbiamo attuare una politica mirata e specifica per il Polesine che incentivi il personale sanitario a venire da noi. Mi impegno in prima persona, anche in V Commissione, a presidiare le esigenze del nostro territorio (ospedali di Trecenta, Rovigo, Adria). A questo si aggiungerà la legge sulle Ipab e la riforma degli Ats (servizi sociali), per implementare l'offerta sociale e mettere al sicuro i bilanci comunali”.

Quale ruolo si ritaglia per sé nella prossima legislatura, qualora venisse rieletto?

“Il mio ruolo lo spenderò al 100% a favore e a difesa del mio territorio. Da consigliere regionale avrò la possibilità di dedicarmi in modo più assiduo e a tempo pieno agli interessi del Polesine, portando la mia esperienza di assessore in commissioni chiave come Sanità, Attività Produttive, Pesca e Agricoltura, e impegnandomi per l'estensione della Zls a tutto il Polesine”.

Un appello finale agli elettori?

“Le elezioni regionali sono le più importanti perché hanno una ricaduta diretta sui servizi ai cittadini e alle imprese. Confido che il nostro territorio saprà unirsi su una scelta forte, puntando sulla persona e confermando la fiducia nel modello del buon governo della Lega, ora con la spinta di Alberto Stefani”.

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