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verso le regionali

“Lavoro di qualità e inclusione”

Il confronto tra i candidati

“Lavoro di qualità e inclusione”

Al piano di sopra, dove si trova il Caf, gli sportelli brulicano di utenti, molti immigrati, gente alla ricerca di un aiuto, di risposte. Al piano sotto, i sindacalisti, a partire dal segretario generale Pieralberto Colombo incontrano i candidati alle regionali per discutere del “Il Polesine del futuro” e chiedono “lavoro di qualità, inclusione, welfare, sviluppo sostenibile”.

Si presentano solo i candidati di centrosinistra, Emanuela Pizzardo, Nicola Zanca, Angelo Zanellato e Stefano Borile (Pd), Enrica Muraro (Movimento 5 Stelle), Giorgia Brandolese (Le civiche venete), Adino Rossi (Noi moderati) e Rifondazione comunista. “Abbiamo invitato tutti chiedendo che intervenisse un rappresentante per lista - ha sottolineato Colombo - ma Uniti per Manildo e Forza Italia hanno detto che si scusavano ma avevano altri impegni, gli altri non pervenuti”.

Il corposo dossier distribuito alla platea e consegnato ai candidati, è corposo e parte dalla considerazione dello svuotamento della provincia che conta poco più di 227mila abitanti con una componente straniera pari al 9%. “Tra il 2014 e il 2024 la popolazione è calata di 14mila abitanti - ha continuato Colombo - Rimaniamo la provincia con la percentuale di over 65 più alta del Veneto con un indice di vecchiaia di 265 anziani ogni 100 giovani. Certo un altro dato è che l’83,3% delle assunzioni sono contratti di lavoro precari”.

La soluzione di Cgil è scritta riga per riga. I candidati prendono appunti. “E’ necessario un mix di governo attrattivo, opportunità di lavoro, qualità della vita e servizi alla persona”. E ancora: “Le infrastrutture viarie non sono privilegiate in Polesine, anche se noi siamo convinti che ci sia bisogno di una modalità alternativa alla gomma per i trasporti. Ci vuole attrattività per le imprese, ma non possiamo diventare la terra in cui - continua Pieralberto Colombo - si insediano le attività di trattamento dei rifiuti e di fanghi. Ci vuole attenzione a chi si insedia in Polesine. Altrimenti non ci sarà opportunità di lavoro, ma ricatto occupazionale”. Nel dossier non sono mancati spunti sulla sanità, sulla caranza di personale nelle professioni sanitarie, sulla legalità negli appalti e sul mercato del lavoro e disabilità.

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Commenti all'articolo

  • frank1

    18 Novembre 2025 - 08:12

    sul cosiddetto "lavoro di qualita'" non è spiegato come e in che luoghi..poi ..il loro cavallo (mulo) di battaglia:l'inclusione..e gia'..secondo loro con l'inclusione si evitano gli stupri...lo spaccio... ile bottigliate in testa..e quando ci scappa pure il morto.Cambiare disco..questo lo abbiamo gia visto e sentitob in una decina di anni di vostri governi tra l'altro NON eletti dalpopolo.I ven

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