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“Simbolo di memoria collettiva”

Inaugurata la panchina rossa in città. Un segno della lotta contro la violenza sulle donne

“Simbolo di memoria collettiva”

Appuntamento con la sensibilizzazione domenica scorsa all’ex Pescheria di Lendinara con l’inaugurazione della panchina rossa, simbolo della lotta contro la violenza sulle donne e strumento di sensibilizzazione permanente all’interno della città. A donarla è stato Antonio Gandolfi.

Un segno tangibile di memoria e impegno collettivo, un luogo visibile e permanente che invita a riflettere, denunciare, intervenire e promuovere una cultura del rispetto e della parità, promossa dal Comune di Lendinara, in collaborazione con la Commissione pari opportunità, il Poliambulatorio Sant’Anna e il Centro antiviolenza del Polesine. L’iniziativa si inserisce nel percorso di avvicinamento alla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne (il 25 novembre prossimo, ndr) e intende tenere alta l’attenzione su un fenomeno che continua a rappresentare un’emergenza sociale, culturale e civile.

Dopo il saluto del sindaco Francesca Zeggio, di Silvia Saggioro, assessore alle pari opportunità, e di Tiziana Romanato, presidente della commissione pari opportunità, sono intervenuti Antonio Gandolfi, in rappresentanza del Poliambulatorio Sant’Anna, Camilla Benazzo, psicologa, e Anna Facchinelli, assistente sociale del Centro antiviolenza del Polesine. Con loro anche Matteo Casadidio, il comandante della stazione dei carabinieri di Lendinara che ha confermato il ruolo importante delle segnalazioni dirette o attraverso terze persone per dare segnali o preavvisi chiari. A seguire, è stato proposto il reading teatrale “Voci spezzate”, con regia di Madalena Galvan e a cura del gruppo teatrale “La trappola”, un momento artistico dedicato alle storie e alle parole delle donne che non hanno più voce.

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