VOCE
CAVARZERE
19.11.2025 - 19:52
CAVARZERE - Meno burocrazia, maggior sostegno alle imprese, nuove forme di collaborazione tra comuni e un piano casa dedicato ai giovani: sono gli impegni che Alberto Stefani, candidato alla presidenza della Regione Veneto, ha posto al centro del confronto con le associazioni di categoria e le imprese del territorio, nel pomeriggio di mercoledì nella biblioteca di palazzo Danielato.
Davanti a una sala gremita, Cavarzere si è confermata l’unica tappa del basso veneziano scelta da Stefani nella sua agenda di incontri. Presenti il deputato Sergio Vallotto, segretario provinciale della Lega, del sindaco di Cona Alessandro Aggio, l’assessore al bilancio e segretario comunale della Lega di Cavarzere Marco Grandi, oltre a numerosi imprenditori ed amministratori locali, tra cui Marco Dolfin, candidato della Lega alle prossime elezioni regionali, e gli assessori Pier Luigi Parisotto e Mattia Bernello.
Ad aprire l’incontro è stato il sindaco di Cavarzere, Pierfrancesco Munari, che ha ribadito la centralità delle imprese per lo sviluppo del territorio e l’importanza di sostenere investimenti concreti nella zona sud della provincia di Venezia. “Ho voluto che oggi fossero presenti gli imprenditori dell’area – ha dichiarato – perché uno dei punti centrali della campagna elettorale di Stefani è proprio l’aiuto alle imprese”.
Munari ha posto l’accento sul miglioramento delle infrastrutture, citando in particolare la Romea commerciale, che rappresenta un asse fondamentale per il collegamento di Cavarzere con gli altri territori. Il sindaco ha inoltre evidenziato l’urgenza di affrontare l’invecchiamento della popolazione, molto marcato a Cavarzere e in tutta la bassa veneziana: “Ci sono pochi giovani rispetto a tanti anziani, e per questo servono risorse dedicate e attenzione costante verso questa fascia di popolazione”. Munari ha sottolineato l’impegno personale e dell’amministrazione: “Ti sosterremo fino al 24 novembre, ma dal 25 comincerò a chiamarti personalmente, per sollecitare l’arrivo di investimenti concreti”.
Stefani, prendendo parola, ha illustrato la propria visione amministrativa, insistendo sulla creazione di strutture sovracomunali capaci di rendere più efficienti i servizi oggi gestiti singolarmente dai municipi. Il candidato ha portato l’esempio della federazione del Camposampierese, dove era stato sindaco di Borgoricco, realtà che riunisce funzioni condivise per un bacino di circa 200mila abitanti. Sul fronte economico Stefani ha annunciato di aver chiesto che la delega allo sviluppo economico e alle imprese Made in Italy sia assegnata alla Lega, con l’intenzione di affidarla a una figura di fiducia in grado di dialogare quotidianamente con le realtà produttive.
Stefani ha ribadito la volontà di “rovesciare il modello tradizionale”, non più leggi calate dall’alto su imprese chiamate ad adeguarsi, ma norme costruite ascoltando preventivamente associazioni e categorie. Da qui la proposta di un “tavolo antiburocrazia” a costo zero, aperto a tutte le organizzazioni di rappresentanza. Ampio spazio anche al tema della formazione, con Stefani che ha richiamato il fabbisogno stimato di 280mila lavoratori qualificati entro il 2030 in Veneto, sottolineando l’esigenza di figure professionali non necessariamente laureate, ma con competenze tecniche adeguate e pari dignità nel mercato del lavoro.

Indispensabile, secondo Stefani, un rafforzamento dei percorsi di raccordo tra scuole e imprese attraverso Veneto Sviluppo e Veneto Innovazione, affinché i giovani possano essere assunti e formati direttamente nelle aziende. Tra gli impegni annunciati, anche un piano casa rivolto agli under 30, finalizzato a favorire l’accesso a canoni calmierati o a prezzi agevolati per l’acquisto, attraverso il recupero degli alloggi Ater ancora da riqualificare. Stefani ha ricordato come l’attuale mercato immobiliare renda difficile ai giovani trovare un’abitazione in autonomia, specie in assenza di un impiego stabile.
Infine, il candidato ha affrontato il tema dell’agricoltura, definita strategica per il Veneto, con un export stimato in 10 miliardi di euro. Stefani ha ribadito la necessità di continuare a investire nel settore, considerato un asset fondamentale dell’economia regionale.
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