“Casa distrutta e tutto rubato”

Un racconto da brividi. Una irruzione dei ladri avvenuta mentre era in casa, per la precisione in bagno, una delle persone che vive qui. E un bilancio pesante, al termine del raid: danni, refurtiva e una devastante sensazione di violazione. E’ accaduto tutto domenica scorsa a Crocetta, frazione di Badia Polesine, e la sensazione è che ha colpire possa essere stata la medesima coppia di malviventi immortalata anche da altri impianti di videosorveglianza dell’Altopolesine in questi giorni.

Scavalcano le recinzioni ed entrano in casa

Caccia a una coppia di ladri, incursioni a Castelguglielmo, Crocetta e Fiesso

La prima segnalazione era arrivata da Fiesso Umbertiano, dove due persone, al momento sconosciute, avevano scavalcato la rete di recinzione, per poi tentare di entrare in casa. A Crocetta, invece, sono purtroppo riusciti nel blitz. E’ un giovane che vive lì a raccontare quanto ha vissuto.

“Ero appena tornato a casa, da 10 minuti - racconta - Sono andato in bagno e ho sentito qualche rumore, ma pensavo fossero i vicini o comunque niente di preoccupante”.

“Quando mi sono visto aprire la porta del bagno - prosegue il racconto - ho chiesto ‘sei tu!’, pensando che fosse mia mamma. A quel punto, mi hanno sbattuto la porta, lì mi sono reso conto che qualcosa era successo, sono corso fuori dal bagno e mi sono reso conto che tutta la casa aveva cassetti aperti, cose buttate in giro. Sono corso al piano inferiore e ho visto che c’era una finestra rotta, mi sono lanciato fuori dalla finestra e ho visto che avevano fatto saltare la corrente dell’esterno rompendo una presa di corrente, facendo fare cortocircuito e con tutta la calma possibile hanno spostato tutte le telecamere verso il cielo”.

Come detto, la conta dei danni appare, purtroppo, pesante, così come quella della refurtiva. “Hanno rotto faretti, telecamere, rubato collane, orecchini, scarpe e tre tazze da te”.

Appare ormai evidente come il semplice fatto di essere dotati di videosorveglianza non costituisca un deterrente sufficiente. Meglio, forse, sistemi di difesa che impediscano l’accesso.

Mentre le indagini sono in corso, è importante ricordare come vi siano alcune accortezze che, se rispettate da parte della cittadinanza, possono contribuire ad aiutare molto le forze dell'ordine, sul fronte della prevenzione. Fondamentale è, infatti, segnalare sempre ai numeri di emergenza 112 o 113 eventuali situazioni che vengano avvertite come sospette. Alcuni esempi: persone che non sono del paese o del quartiere che, però, si aggirano con insistenza per le vie, guardando le abitazioni, magari domandando informazioni, ma in maniera non convincente. O, anche, vetture che passano ripetutamente a bassa velocità, quasi in perlustrazione, per le stesse vie.Allo stesso modo, può fare la differenza rendere il più difficile possibile l'accesso alla propria casa, per esempio chiudendo sempre a chiave e bloccando gli infissi quando si esce, anche per pochi minuti. In questa maniera, infatti, è possibile che i ladri si spostino altrove. Si tratta, del resto, di malviventi che scelgono una determinata abitazione piuttosto che un'altra solamente in base a un criterio molto semplice: il tempo necessario per entrare. In questo senso, allora, anche un semplice giro di chiave o le persiane abbassate possono davvero fare tutta la differenza.