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“Noi contrari ai fanghi da sempre”

Il primo cittadino: “Scelta di equilibrio, non di silenzio. Servono scelte serie, non bandiere”

“Noi contrari ai fanghi da sempre”

Durante l'incontro pubblico organizzato dal Comitato No Pfas nel Delta del Po nella serata di lunedì, è emerso un dato che ha fatto discutere: Porto Tolle (oltre, naturalmente, a Loreo) è l'unico Comune del Delta a non aver presentato osservazioni alla Regione Veneto nell'ambito dell'iter autorizzativo dell'impianto di trattamento fanghi previsto a Loreo.

Una scelta che, secondo il sindaco di Porto Tolle Roberto Pizzoli, non va interpretata come un'assenza di posizione o, peggio, come un sostegno all'impianto. Il primo cittadino chiarisce infatti che l'amministrazione è contraria all'impianto di Loreo, ma ha deciso di non entrare nel clima di scontro politico generatosi attorno alla vicenda: "Dal primo momento in cui siamo stati coinvolti – spiega Pizzoli – convocati dal presidente del Parco Moreno Gasparini con la presenza di Acquevenete, la posizione è sempre stata chiara. Tutti i sindaci avevano dato un primo avvallo esclusivamente alla parte dei fanghi civili, gestiti dal nostro gestore idrico. Sui codici dei fanghi industriali, invece, siamo sempre stati tutti contrari".

Il sindaco rivendica inoltre una linea amministrativa coerente negli anni: "In sette anni abbiamo fermato un allevamento intensivo di polli e stoppato sul nascere progetti di trattamento fanghi a Donzella e Santa Giulia. Ho sempre fatto valere la responsabilità sanitaria che ogni sindaco ha sul proprio territorio". Pizzoli spiega anche perché non ha portato in Consiglio comunale una delibera di contrarietà, come fatto da molti altri Comuni del Delta: "Non ho mai voluto cavalcare un'ondata politica contro il sindaco di Loreo e presidente del Parco Moreno Gasparini. Il tema si è trasformato rapidamente in un terreno di confronto politico più che amministrativo, e credo che un sindaco debba mantenere equilibrio e rispetto verso i colleghi, così come verso i cittadini, che hanno pieno diritto di aderire ai comitati e di portare le proprie opinioni".

Il primo cittadino ricorda inoltre le proprie esperienze passate: "Chi, come me, ha vissuto la fase del progetto di riconversione della ex centrale Enel a carbone, sa bene come spesso partiti che ieri sostenevano un progetto oggi lo osteggiano, e viceversa. A volte conviene cavalcare politicamente un tema, ma non è il mio stile". Se l'amministrazione non ha presentato una delibera, secondo Pizzoli non è per mancanza di trasparenza: "Nei tavoli ufficiali, nelle due riunioni svolte, ho sempre preso posizione con chiarezza. Chi lavora con me conosce la mia etica e sa che nelle sedi opportune dico ciò che penso, senza ambiguità".

Il sindaco riferisce anche che la minoranza ha depositato un ordine del giorno il giorno prima di una seduta dell'ultimo Consiglio comunale, ma il documento non è ancora stato votato: "Si rischia di trasformare un atto amministrativo in un fatto politico. E questo non giova al territorio. La mozione verrà trattata nella prossima seduta consiliare, il 26 novembre". Pizzoli conclude evidenziando un punto chiave spesso ignorato nel dibattito: "Che l'impianto si faccia o no, i fanghi civili dovranno comunque essere trattati. È un tema che va affrontato seriamente, senza semplificazioni né battaglie ideologiche”. Una precisazione che il sindaco lega alla realtà quotidiana della gestione idrica: ogni Comune produce fanghi dai propri depuratori, si tratta di un residuo inevitabile del trattamento delle acque reflue e, per legge, vanno smaltiti in impianti autorizzati. Questo non riguarda solo il Delta: il Veneto da anni non ha impianti sufficienti per gestire tutti i fanghi civili che produce, motivo per cui una parte viene inviata fuori provincia o fuori regione. "La discussione sull'impianto di Loreo non può ridursi a uno scontro di schieramenti - aggiunge il sindaco -, perché qui non si parla di bandiere politiche, ma del futuro di un territorio fragile, che merita scelte ponderate, condivise e basate sui fatti”.

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