VOCE
porto tolle
19.11.2025 - 21:00
Una giornata storica per il Delta del Po. Ieri, all'ex Ipsia, oggi rinato come sede del nuovo istituto professionale per la manutenzione e l'assistenza tecnica (Mat), è stato ufficialmente presentato il progetto dell'istituto omnicomprensivo, modello scolastico che riunisce sotto un'unica direzione tutti i gradi di istruzione: dall'infanzia fino alla secondaria di secondo grado. Una struttura educativa che accompagnerà i bimbi nel loro percorso, garantendo continuità didattica, stabilità organizzativa e un'offerta formativa coerente e costruita sulle necessità del territorio.
Un modello adottato per rispondere al bisogno di prossimità, qualità e accessibilità dell'istruzione. Alla guida il dirigente scolastico Silvio Antonio Junior Balta, che ha fortemente voluto trasformare un edificio, da tempo rimasto silenzioso, in un laboratorio di futuro. “Ridare vita a questo luogo era un dovere verso il territorio – ha spiegato –. Questi laboratori oggi tornano a essere una risorsa strategica per i giovani e per le imprese. Il nuovo Mat nasce dal saper fare, dall'utilizzo diretto delle attrezzature e dall'obiettivo di formare tecnici qualificati e preparati. Un percorso che dà un diploma quinquennale con possibilità di proseguire gli studi all'università, in equilibrio tra materie umanistiche, scientifiche e soprattutto professionalizzanti”.
Balta ha sottolineato come la normativa consenta alle scuole professionali di modellare il 40% del curricolo sulla base delle esigenze del tessuto produttivo locale. “Significa poter indirizzare la formazione verso i settori chiave del Delta: nautica, pesca, agricoltura, manutenzione di impianti, industria, idraulica. Ma per avere risultati servono alleanze solide, le aziende del territorio sono il nostro faro e saranno loro a guidarci su quali competenze costruire insieme”. Tra i banchi dei laboratori, definiti un “museo vivo” dove anche le attrezzature meno moderne insegnano con efficacia, si respira la consapevolezza di un traguardo importante: “Una sfida educativa e sociale – ha aggiunto – per dare ai giovani la possibilità di restare nel territorio e diventarne protagonisti. La sfida è per tutti, anche per le ragazze. La tecnologia di oggi non richiede forza fisica, ma intelligenza e competenze. Questo settore è aperto a loro quanto ai loro coetanei maschi. Per arrivare fin qui è stata necessaria una grande alleanza: scuola, amministrazione comunale, imprese e mondo produttivo hanno lavorato insieme, sostenuti dalle associazioni di categoria, dalle cooperative e da Confindustria Rovigo, a tutti loro va il nostro ringraziamento”.
Linda Bonandin, responsabile dell'orientamento, ha illustrato i primi dati sull'interesse degli studenti delle terze medie: “Stiamo lavorando con 57 ragazzi, di cui 17 hanno già espresso chiaro interesse per il Mat. Il professionale deve essere visto come una risorsa preziosa, un modo concreto di apprendere, in cui la pratica ha un ruolo fondamentale”. L'assessore Silvia Boscolo ha ricordato il passato dell'edificio: “Era una ferita aperta. Avevamo investito molto e vederlo chiuso era una sconfitta. Oggi invece è un nuovo inizio. L'omnicomprensivo e il Mat sono scommesse già vinte. Ora vogliamo vincere quella con il territorio. Questo progetto ci dà la speranza che qui un futuro sia possibile, che i giovani possano restare e sostenere le imprese locali”.
Il sindaco Roberto Pizzoli ha evidenziato il valore strategico del ritorno di un istituto professionale: “Celebriamo un punto di partenza. Questa scuola ha dato lavoro a generazioni di ragazzi che trovavano impiego ancora prima del diploma. Saper che tutto questo rinasce è motivo di grande orgoglio. Grazie al dirigente Balta, al Provveditorato, alla Provincia, alla Regione e alla dirigente Lorenza Fogagnolo per il sostegno. Come amministrazione stiamo già lavorando al potenziamento dei trasporti, perché sia accessibile anche da fuori comune, fino ai confini con l'Emilia-Romagna, per affiancare al trasporto provinciale nuove linee private dedicate agli studenti, così da garantire collegamenti più capillari e funzionali anche dalle frazioni e dai comuni limitrofi”. Il percorso di conoscenza del nuovo indirizzo continua con le giornate di scuola aperta, in programma il 29 e 30 novembre, il 13 dicembre e il 17 gennaio 2026, dalle 14.30 alle 17.30.
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