"Pochi pazienti": medico di base costretto a chiudere

La frazione di Valbona, a Lozzo Atestino, rischia di rimanere nuovamente senza medico di famiglia a meno di un anno dall’arrivo della dottoressa Katarzyna Beata Rossatelli, accolta in primavera con una partecipata cerimonia pubblica. La professionista ha comunicato al sindaco Luca Ruffin l’intenzione di non proseguire il servizio: con appena 80 pazienti, spiega l’amministrazione, non sarebbe possibile sostenere i costi legati all’attività.

La situazione desta preoccupazione in una comunità di circa 800 abitanti al confine tra le province di Padova e Vicenza, già rimasta scoperta per un anno e mezzo dopo il trasferimento della precedente titolare, la dottoressa Maria De Marzi. In quel periodo molti residenti avevano scelto medici nei comuni limitrofi, dove erano disponibili posti liberi. L’arrivo della nuova dottoressa era avvenuto dopo mesi di interlocuzioni con l’Ulss 6 Euganea e la messa a disposizione, da parte del Comune, di un ambulatorio nei locali soprastanti la sala civica.

Rossatelli, medico di base anche ad Arquà Petrarca, aveva attivato a Valbona un servizio su tre giorni settimanali, con visite domiciliari. L’esiguo numero di assistiti, tuttavia, sta ora mettendo in discussione la continuità dell’incarico. Per evitare la chiusura del presidio, il sindaco ha rivolto un appello ai cittadini che hanno scelto medici fuori comune affinché valutino l’iscrizione alla professionista.

Dalle verifiche dell’Ulss emerge che molti residenti sarebbero disponibili a tornare a un medico in paese, ma incontrerebbero difficoltà nella procedura di cambio, soprattutto fra gli anziani. La scelta può essere effettuata recandosi al Distretto dell’Ulss 6 o tramite il portale regionale.

Secondo l’amministrazione, un incremento delle iscrizioni è indispensabile per mantenere attivo il servizio sanitario di prossimità nella frazione. La decisione definitiva sarà comunicata nelle prossime settimane, in base all’evoluzione della situazione.