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Il bilancio di previsione è servito

Dopo il vaglio dei revisori dei conti, dovrà essere approvato in consiglio comunale

Il bilancio di previsione è servito

Il bilancio di previsione 2026-2028 del Comune di Rovigo è servito, almeno per la parte di procedura di competenza della giunta. La manovra del valore di oltre 84 milioni di euro è stata approvata nei giorni scorsi dal sindaco Valeria Cittadin e dagli assessori, passaggio al quale farà seguito il passaggio in commissione dopo il parere dei revisori dei conti, per poi approdare in consiglio comunale per il via libera definitivo, con una scadenza ben precisa: in aula il previsionale deve essere deliberato entro il 31 dicembre. “Il bilancio di previsione è ora al vaglio dei revisori dei conti e poi sarà presentato al consiglio comunale – spiega infatti il sindaco - Di fatto la proposta passata in giunta ha avuto l’obiettivo di garantire il funzionamento delle attività di base del Comune. Sarà eventualmente la destinazione dell’avanzo che ci darà modo di intervenire in maniera più mirata su alcuni settori”. Sì, perché da luglio 2023, il bilancio di previsione dei comuni viene compilato sulla base di regole diverse rispetto al passato. Regole che hanno reso la manovra molto più tecnica con minore margine di manovra politica. Minore ma non certo nulla. E dunque, anche se le risorse a disposizione per le opere e i progetti dell’amministrazione sono molto più “ingessate”, qualcosa si può comunque muovere per dare corso agli indirizzi politici dell’ente.

Chiarito questo, entrando nel merito dei numeri contenuti nella manovra al vaglio dei revisori dei conti, il bilancio di previsione indica qualcosa come 136 milioni di entrate complessive nel 2026 per cassa, che diventano 84 milioni se si guarda la competenza. La differenza principale tra cassa e competenza è il momento in cui vengono registrate le transazioni: la cassa registra i costi e i ricavi solo quando il denaro viene effettivamente incassato o pagato, dunque registra i flussi effettivi delle risorse, mentre la competenza li registra nel periodo contabile a cui si riferiscono, indipendentemente dal reale movimento di denaro. Sul fronte delle spese, invece, la manovra registra 119 milioni complessivi per cassa mentre la cifra della competenza eguaglia quella delle entrate.

Da segnalare la spesa per il personale, indicato nella spesa corrente, che si attesta intorno ai 49 milioni di euro. In merito alla spesa corrente, la relazione allegata alla delibera di giunta evidenzia che “è stata calcolata tenendo conto in particolare del costo del personale”. Infine, “il bilancio presenta uno stanziamento per accantonamenti perdite società partecipate di 67mila euro” legata alla previsione di perdita d’esercizio della società partecipata Censer srl nell’anno 2025 pari a circa 670mila euro dato che “l’analisi dei dati di bilancio 2024 aveva già evidenziato la presenza di riserve aziendali non in grado di coprire la citata perdita stimata”. Diverso, invece, il discorso dell’altra partecipata in perdita, As2. Nel caso di quest’ultima, infatti, “è emersa la previsione di chiusura in perdita di esercizio 2025 stimata in 250mila euro” ma l’azienda ha comunicato “il possibile suo ripiano con riserve disponibili”. Dunque il Comune non ha “proceduto ad accantonamento percentuale”.

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