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morte sul lavoro

"Fermiamo la strage"

Romeo: "Più controlli, formazione e cultura"

“Impegno totale per il Polesine”
“Tre morti sul lavoro in meno di un mese sono una tragedia inaccettabile ovunque e, per una realtà di dimensioni limitate come il Polesine, costituiscono un dato semplicemente agghiacciante. Indignarsi non basta, serve mobilitarsi. E andare a mettere in atto tutte le contromisure necessarie ad affrontare questa vera e propria strage”.
Lo spiega Nadia Romeo, rodigina, deputato del Pd. Dopo l’ennesimo infortunio sul lavoro, con esito mortale, avvenuto a Rovigo domenica 23 novembre.

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“Leggiamo di un lavoratore che ha perso la vita e che lascia una moglie e quattro figli, minori – prosegue Romeo – Ancora una volta un marito e un padre che, uscito per andare al lavoro, non tornerà mai più. Non è più possibile andare avanti in questa maniera, solleverò la questione in Aula, per tornare a chiedere con forza quei provvedimenti che da tempo il Pd rivendica”.
Tra questi, in primo luogo un aumento del personale ispettivo degli Spisal, l’ufficio delle aziende sanitarie che si occupa di sicurezza sul lavoro. “Ma non solo – prosegue la deputata dem polesana – E’ anche necessario promuovere una vera e propria cultura della sicurezza sul lavoro, fare capire a tutti gli attori che non stiamo parlando di fastidiose ‘pastoie’ normative, ma di accorgimenti e disposizioni che salvano la vita, perché, a volte, basta un attimo perché accada l’irreparabile, perché si spenga una vita e perché una famiglia resti senza punti di riferimento e, spesso, senza reddito”.

“E’ necessario puntare sulla formazione e su un costante aggiornamento - chiude Romeo – Non è pensabile che, nel nostro ‘piccolo’ Polesine, in meno di un mese tre vite siano andate perse nel corso di quella che dovrebbe essere una attività ordinaria e, soprattutto, sicura come lavorare”.
L’ultimo lutto, in ordine di tempo, è stato, appunto, quello di domenica 23 novembre, quando, in una azienda di Rovigo, è morto, travolto dal muletto che stava guidando, Said El Quadi, 46 anni, padre di quattro figli; lo scorso 4 novembre, invece, a San Martino di Venezze, si era spento Mirco Furlin, 47 anni, papà, di Monselice, precipitando da un silos della cui manutenzione si stava occupando; infine, il 27 ottobre, a Rosolina, aveva perso la vita Luca Domenicale, 29 anni, giovane marito e papà, schiacciato sotto un macchinario.

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