VOCE
porto tolle
25.11.2025 - 20:00
Disagi quotidiani per molti studenti che ogni giorno viaggiano da Porto Tolle ad Adria per frequentare le scuole superiori. A segnalarli è la madre di una studentessa di prima superiore, preoccupata per le condizioni affrontate nel rientro verso Porto Tolle sui mezzi di Busitalia Veneto.
Secondo la sua testimonianza, il bus delle 13.10, la corsa più affollata perché coincide con l'uscita da scuola, sarebbe ogni giorno sovraccarico. Molti ragazzi, non trovando posto a sedere, sono costretti a restare in piedi per lunghi tratti, fermi nel corridoio. “Se ci fosse una frenata brusca, potrebbero farsi davvero male”, avverte la madre, che definisce la situazione ormai “un'abitudine inaccettabile”. Quando la studentessa non riesce a salire su quella corsa, deve attendere fino alle 13.45. Ma anche il bus successivo spesso arriva già pieno e, talvolta, il conducente prosegue senza fermarsi.
“In quei casi – spiega la mamma – dobbiamo partire da Porto Tolle per andare a recuperare nostra figlia minorenne, nonostante paghiamo un abbonamento mensile di circa 86 euro”. Una cifra significativa, osserva, per un servizio che “non risponde ai bisogni reali del territorio”. La donna riferisce inoltre di aver contattato Busitalia per segnalare il problema. La risposta ricevuta l'ha lasciata amareggiata: “Mi spiace signora, non ci sono abbastanza autisti per incrementare le linee”. Una spiegazione che le è sembrata “una presa in giro”, considerando l'importanza del trasporto pubblico per chi abita nelle frazioni più lontane. Il disagio non riguarda solo il rientro: la giornata degli studenti inizia all'alba. La ragazza sale sul pullman alle 6.30 da Santa Giulia, svegliandosi alle 5.30, e rientra a casa dopo le 15. Ore di viaggio che si sommano allo studio pomeridiano, rendendo ancora più pesante la loro routine. È una situazione che non può essere considerata normale per dei ragazzi che affrontano ogni giorno viaggi così lunghi e faticosi", conclude la madre, chiedendo un potenziamento delle corse negli orari critici.
"Paghiamo un abbonamento, ma trovare un posto a sedere è diventata quasi una lotteria. E non sempre il viaggio è garantito". La segnalazione si aggiunge alle numerose lamentele di altre famiglie del Delta, che chiedono maggiore attenzione e interventi strutturali per garantire sicurezza e dignità negli spostamenti degli studenti.
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