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adria
25.11.2025 - 18:39
Adria ha accolto un’iniziativa che ha unito amministrazione comunale, scuola e famiglie in un momento di forte valore simbolico e civile.
E’ accaduto oggi, 25 novembre, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Le classi terza, quarta e quinta della scuola primaria “Anna Frank”, accompagnate dagli insegnanti Beatrice Girardi, Emanuela Baldo, Marina Astolfo, Federica Azzalin e Manuela Melato, sono state ricevute dal sindaco Massimo Barbujani e dall’assessore alle pari opportunità Donatella Baratella.
Il sindaco ha aperto ufficialmente lo scalone del municipio, allestito con le tradizionali scarpette rosse, simbolo della lotta contro la violenza di genere e monito potente rivolto all’intera comunità. Dopo i saluti istituzionali da parte del presidente del consiglio comunale Fortunato Sandri e dell’assessore Baratella, i veri protagonisti della giornata sono stati i bambini. In sala Federighi, davanti a circa sessanta persone, gli alunni hanno letto alcuni passaggi dedicati al rispetto, ai diritti e al rifiuto di ogni forma di violenza. Parole semplici ma cariche di significato, capaci di ricordare come l’educazione alla parità e alla non violenza debba partire proprio dai più giovani. L’assessore Baratella ha commentato: “Accogliere i bambini, gli insegnanti e le famiglie negli spazi del municipio significa aprire la casa di tutti a un messaggio per cui la violenza non è mai una scelta, e il rispetto deve diventare il nostro linguaggio quotidiano. Le scarpette rosse che hanno accompagnato il percorso dei ragazzi non sono solo un simbolo, ma un impegno che come amministrazione rinnoviamo ogni giorno, affinché nessuna donna debba più vivere nella paura. Il ricordo di Maila e Giulia ci accompagna e ci chiama alla responsabilità di educare, prevenire, ascoltare”.
L’iniziativa, voluta dall’amministrazione comunale in collaborazione con il Comprensivo Adria 2, si è conclusa con un momento di raccoglimento ai “Giardini Zen”. Qui, tutti i partecipanti hanno deposto due fiori in memoria di Maila e di Giulia Lazzari, due giovani donne uccise brutalmente dai loro compagni e diventate simbolo di un dolore che la comunità non vuole né può dimenticare. “La presenza così numerosa dei bambini è il segno più forte della direzione che vogliamo prendere come comunità - ha detto il sindaco - Parlare di violenza contro le donne non è semplice, ma è necessario e farlo con i più giovani vuol dire costruire un futuro diverso, più consapevole e più giusto. Ringrazio le scuole, i genitori e tutti coloro che hanno partecipato a questa iniziativa”.
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