“Meglio con il campo largo. L’astensione un problema”

“Il centrosinistra ha migliorato il proprio risultato rispetto a cinque anni fa, raddoppiando la propria percentuale. E se i dati non fossero stati ancora drogati dall’effetto Zaia sarebbe andata ancora meglio”. Nel trionfo della Lega, l’onorevole del Pd Nadia Romeo guarda alla parte del bicchiere non del tutto vuota notando come, in effetti, centrosinistra contiene le perdite, se si guarda a come era andata cinque anni fa, quando il candidato presidente Arturo Lorenzoni si era fermato al 15,72%. Giovanni Manildo si è attestato al 28,88%. Percentuale analoga in Polesine, 28,84%, mentre cinque anni fa Lorenzoni aveva fatto il 16,4%. Allora il Pd a Rovigo aveva fatto il 13,71% con 13.044 voti, nell’ultima tornata il 15,8%, ma con 11.779 voti.

“Prendiamo atto - aggiunge Romeo - che questa volta con un campo largo e una coalizione allargata siamo stati più credibili. Anche come Pd abbiamo fatto una percentuale migliore rispetto alle precedenti elezioni, il dato che registriamo è positivo e dobbiamo impegnarci sul territorio sapendo che è complicato quando non ci sono rappresentanti in Regione. Il dato che sconforta è il fortissimo astensionismo. Segno che tante persone sono scontente di quello che non andava e hanno pensato che non sarebbe cambiato nulla. Noi principalmente, ma tutta la politica si deve interrogare su questo e considerare questo grave aspetto di disaffezione”.

Poi, Romeo aggiunge: “In questa lunga campagna abbiamo incontrato tante persone che hanno bisogno di essere ascoltate e di avere un’alternativa. Spetta a noi poi continuare il lavoro che abbiamo fatto, comune per comune, con incontri, dialogo e contatto con le persone”.

Per quanto riguarda i voti di lista è stato il sindaco di Gaiba Nicola Zanca a primeggiare, davanti al segretario provinciale Angelo Zanellato, quasi appaiato a Emanuela Pizzardo e Stefano Borile. Romeo sembra ricacciare ogni possibile vena polemica: “Hanno tutti davvero corso con determinazione, passione e voglia di mettersi al servizio del territorio, poi sono i cittadini che decidono. I risultati di questa lista innovativa, con esperienza ma anche di giovani amministratori e persone provenienti dal mondo dell’associazionismo, sono stati buoni, la risposta c’è stata e continuiamo a voler fare passi avanti e cambiare questo Pd. L’abbiamo fatto in questo ultimo anno e penso che i risultati ci premiano visto che sono stati migliori del passato ma questo non ci esonera dal fare di più: c’è bisogno di un centrosinistra forte che possa rappresentare i tanti bisogni che i cittadini hanno e che non sono mai stati presi in considerazione”.

La prossima sfida sarà già con le suppletive, per il seggio lasciato libero proprio da Alberto Stefani, eletto alla Camera nel collegio di Rovigo e Bassa Padovana. “Beh - nota Romeo - inizieremo a pensarci, ma dovremo incontrarci anche come coalizione perché riguardano tutto il campo largo che continuiamo a ritenere la strada migliore, confrontandoci e collaborando, non escludendo ma includendo”.