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Sciopero di un’ora e fiaccolata

Giovedì presidio davanti alla prefettura dove ci sarà una riunione, lunedì manifestazione e corteo in città

Sciopero di un’ora e fiaccolata

 Troppi incidenti sul lavoro, scatta la protesta dei sindacati, con un'ora di sciopero, giovedì 27, e una fiaccolata, lunedì prossimo. In seguito all’ennesima morte sul lavoro, la terza in meno di un mese in Polesine, le organizzazioni sindacali di Rovigo, Cgil, Cisl e Uil, proclamano “un’ora di sciopero” per giovedì, alla fine di ogni turno di lavoro. “La data - dicono i responsabili di Cgil, Cisl e Uil, è stata scelta in corrispondenza della cabina di regia convocata dal prefetto di Rovigo Franca Tancredi nel corso del nostro ultimo incontro, avvenuto dopo la morte sul lavoro di Mirco Furlin, a San Martino di Venezze, seguita di pochi giorni a quella di Luca Domenicale, a Rosolina, entrambi vittime del lavoro, come Said Ed Qadi, schiacciato da un muletto ieri a Sant’Apollinare. Per frenare questa mattanza che sembra inarrestabile, l’unica speranza è affidata ad un impegno congiunto di sindacati, impresa e istituzioni”.

Pieralberto Colombo, della Cgil, Samuel Scavazzin, della Cisl e Gino Gregnanin, della Uil, dicono che “Il tavolo di coordinamento per la legalità, la sicurezza e la prevenzione degli incidenti nei luoghi di lavoro comprende Ispettorato del lavoro, carabinieri, Vigili del fuoco, Inps, Inail e Spisal, associazioni di categoria e sindacati. Durante la riunione di giovedì, dalle 9.30, è stato convocato un presidio dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza e territoriale. Se la strage continua, nonostante le nostre proposte e nonostante un aumento dell’attenzione sul tema della sicurezza sul lavoro da parte di alcune aziende e delle istituzioni, vuol dire che aumentano anche la corsa al profitto e il disprezzo per le regole, in un sistema produttivo sempre più polarizzato rispetto alla qualità del lavoro. Gli incidenti mortali colpiscono sempre più spesso i lavoratori che operano nei settori dove la filiera si allunga e la responsabilità si disperde. Da anni proponiamo azioni per intervenire sulla prevenzione, come un intervento sui programmi didattici che porti questo tema nelle scuole, per una cultura della sicurezza a tutti i livelli”.

Per i sindacati “E’ urgente un aumento degli organici degli enti preposti ai controlli, primi tra tutti lo Spisal, e azioni concrete per individuare le responsabilità di chi non rispetta le regole, per garantire la sicurezza e l'incolumità dei lavoratori. Serve è un cambiamento culturale profondo che metta la sicurezza dei lavoratori al primo posto di ogni contrattazione e accordo. La formazione è ancora più importante e le aziende devono vedere nelle politiche per la sicurezza un investimento e non un costo. Le lavoratrici e i lavoratori devono essere protagonisti di questo cambiamento, tutelando se stessi e i loro colleghi. Per questo, invitiamo tutti ad aderire allo sciopero di giovedì 27 novembre per dire basta morti sul lavoro”.

Le iniziative “non si fermano qui. Lunedì 1 dicembre, alle 18, in centro a Rovigo, si terrà una fiaccolata per sensibilizzare la nostra comunità sul tema della salute e della sicurezza sul lavoro. Invitati a partecipare, società civile, e sindaci del territorio”.

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