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Sono 102 anni di Nonno Mario

Una super festa in paese per l'ultracentenario

Sono 102 anni di Nonno Mario

Una giornata di festa, ricordi e grandi emozioni ha animato giovedì scorso, 20 novembre, la Fondazione San Salvatore, per celebrare un compleanno davvero eccezionale. Nonno Mario ha infatti spento ben 102 candeline.

Nato a Gaiba il 20 novembre 1923, Mario Ferrari non è solo un ultracentenario, ma è anche il decano della struttura, ospite da ben 26 anni, essendo arrivato il lontano 24 giugno 1999. Mario, l’ultimo di cinque fratelli e oggi l’unico rimasto in vita, ha voluto raccontare alcuni frammenti della sua lunga esistenza.

“Nel mio primo anno di vita siamo andati a vivere a Bagnolo di Po, perché a Gaiba non si trovava lavoro – spiega con una lucidità disarmante - mio padre là aveva incontrato dei ricchi signori e proprietari terrieri che ci hanno dato da lavorare e una casa dove vivere”. La sua vita è stata da sempre legata alla terra e al lavoro in campagna, iniziato precocemente dopo aver frequentato le scuole elementari fino alla classe quarta a Bagnolo di Po. La sua fedele compagna di viaggio, in ogni senso, è stata per anni la bicicletta, il suo unico mezzo di trasporto, con cui arrivò persino alla Fondazione. Un mezzo che, a seguito di due cadute, gli fu "sequestrato" dall'allora direttrice per la sua sicurezza, trasformandolo in un assiduo camminatore, figura notissima in tutto il paese per le sue passeggiate e chiacchierate con la gente.

La straordinaria occasione ha visto la partecipazione di numerose autorità, giunte per porgere i loro auguri. Erano presenti, infatti, il sindaco Fabiano Pigaiani, il presidente della Fondazione Enrico Scarazzati, la consigliere regionale Laura Cestari e il senatore Giorgio Maria Bergesio. Il Presidente Scarazzati ha espresso tutto l’orgoglio della struttura: “Per noi è un grande onore accompagnare Mario nella vita di tutti i giorni da oltre 26 anni, questa è la sua casa e la sua famiglia. Esprimiamo il nostro orgoglio nell’ospitare dentro la nostra struttura due ultracentenari, Mario e Norma, entrambi classe 1923”. A 102 anni, Mario è un esempio di lucidità e vitalità. Le sue ottime capacità cognitive sono mantenute vive dall'attenzione con cui segue il telegiornale e legge ogni mattina il quotidiano La Voce per conservare l'orientamento nel tempo e nello spazio. Sorprendentemente, legge ancora senza occhiali e, come lui stesso ama ricordare, non ha problemi di diabete o colesterolo. Oggi, Mario ama dedicarsi ai piaceri della vita. Tiene molto al suo aspetto, vestendosi sempre con gusto e un'attenta scelta dei colori. Le sue giornate sono scandite dal piacere di giocare a tombola, ascoltare la Santa Messa e gustare il suo immancabile caffè espresso ristretto ogni mattina.

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