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Si è spento a soli 49 giorni

Non è bastato il viaggio della speranza per il piccolo Emmanuel

Si è spento a soli 49 giorni

È morto ieri all’ospedale di Padova il piccolo Emmanuel, 49 giorni, giunto dal Guatemala per essere sottoposto a un delicato intervento cardiochirurgico ritenuto impossibile nel suo Paese. Il neonato era affetto da una grave malformazione congenita, una combinazione di trasposizione dei grossi vasi e coartazione aortica, diagnosticata subito dopo la nascita, il 7 ottobre.

I cardiologi guatemaltechi avevano indicato ai genitori l’urgenza di rivolgersi a un centro specializzato all’estero. A rendere possibile il trasferimento è stata una catena di contatti partita da Marisol, cugina del padre di Emmanuel, residente a Firenze. Dopo avere coinvolto alcune conoscenze con esperienza nella Cardiochirurgia Pediatrica di Padova, è stato individuato il professor Vladimiro Vida, che in passato aveva lavorato in Guatemala. Il medico ha confermato la possibilità di operare il neonato e ha preso contatto con i colleghi che avevano già valutato il caso.

Il preventivo dell’intervento, pari a 18.300 euro, è stato coperto dal padre del bambino grazie a un prestito del datore di lavoro. Marisol ha acquistato i biglietti aerei, circa 2.900 euro, e il 4 novembre la famiglia è atterrata a Firenze, dove un’ambulanza ha trasferito immediatamente il piccolo a Padova. Un’associazione indicata dal professor Vida ha provveduto all’alloggio dei genitori durante il ricovero.

Il primo intervento è stato eseguito il 7 novembre e si è protratto per molte ore. Due giorni dopo il neonato è stato riportato in sala operatoria. Nonostante i tentativi del team medico, le condizioni sono peggiorate fino alla necessità del supporto dell’Ecmo. Gli esami effettuati nei giorni scorsi hanno evidenziato un quadro neurologico compromesso e martedì 25 novembre, dopo la sospensione del supporto artificiale, Emmanuel è deceduto. I genitori erano al suo fianco.

Nel frattempo una vicina di casa di Marisol aveva avviato una raccolta fondi per aiutare la famiglia a sostenere le spese di viaggio e dell’intervento. La campagna, attiva su Gofundme, ha superato i 7.400 euro e ora rappresenta uno spazio di solidarietà per i genitori, che hanno espresso un ringraziamento pubblico per l’impegno dei medici padovani.

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