“Un impatto fortissimo di Zaia”

Una vittoria che vede intensità diverse di esultanza. Per la Lega una grande impresa, per Fratelli d’Italia una “vittoria mutilata”. E per Forza Italia una vittoria “di resistenza”.

“Una cosa non era in dubbio: la larga vittoria del centrodestra. Poi, l’effetto Zaia ha avuto un impatto fortissimo sugli equilibri interni in queste elezioni e non avevo dubbi che sarebbe stato così”, ammette il segretario provinciale di Forza Italia, l’onorevole Piergiorgio Cortelazzo.

In Polesine gli azzurri hanno ottenuto un 5,12% rispetto al 6,3 di media regionale. E non c’è stato un “effetto Tosi”, perché il segretario regionale, candidato in tutte le province come Zaia, ha raccolto in provincia di Rovigo appena 276, rispetto alle 6.883 dell’ex presidente del Veneto. “Ma la candidatura di Tosi - spiega Cortelazzo - era di servizio, non ha fatto campagna elettorale nelle province e anche negli incontri lo stesso Tosi diceva di votarsi i propri candidati. Ma indubbiamente il successo di Zaia ha interferito su tutti i partiti e ha fatto esplodere il risultato della Lega, ma chiaramente anche rosicchiato dagli altri partiti. Diciamo che noi abbiamo tenuto rispetto a un effetto ancora più deflagrante che si poteva verificare. Alla fine, rispetto all’8,58% delle europee, quando però eravamo insieme a Noi moderati, la flessione è stata tutto sommato ridotta. Certo, inutile grarci intorno, la speranza era diversa, ma comunque abbiamo retto il colpo e ci siamo difesi. Anche perché sul voto in Polesine c’era un ulteriore effetto che ci ha in parte penalizzati, ovvero la polarizzazione interna ad altri partiti che ha aumentato il livello di competizione. Senza contare, poi, il dato pesante dell’astensione che ha visto in Polesine votare appena il 41,2 degli aventi diritto”.