Cerca

bagnolo di po

Una fiaccolata per le donne

Un momento speciale

Una fiaccolata per le donne

In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, il paese si è raccolto in un intenso momento di partecipazione e riflessione durante la fiaccolata simbolica “LuceViva”, che si è svolta sabato 22 novembre e organizzata dal circolo culturale L’Arco, con il patrocinio dell’amministrazione comunale.

A guidare il corteo, un potente simbolo visivo: un dipinto su tela raffigurante Wonder Woman, figura iconica che incarna forza, resilienza e autostima femminile. L’opera, realizzata da una giovanissima artista locale, è stata scelta per trasmettere un messaggio di speranza e di futuro possibile, un invito a credere nel cambiamento già a partire dalle nuove generazioni. Un lungo cammino di voci e silenzi ha attraversato le vie del paese, illuminato solo dalla luce delle torce dei cellulari e dalla speranza che ha accompagnato ogni passo.

Parole e luci, che hanno lasciato un segno profondo nella comunità. L’iniziativa è stata introdotta dalla presidente del Circolo, Giulietta Rando, cui è seguito l’intervento del sindaco Amor Zeri. Uno dei momenti più toccanti è stata la lettura dei nomi di tutte le donne vittime di femminicidio nel corso di quest’anno, un atto di memoria che ha attraversato il corteo come un filo silenzioso ma potentissimo. Successivamente, alcuni componenti del Circolo hanno dato voce a frasi misogine pronunciate da personaggi noti attraverso i secoli, a testimonianza di come la violenza affondi le sue radici anche in un pensiero culturale antico e persistente.

Il cammino ha poi raggiunto la sede Avis-Aido, dove è stata letta una poesia, per arrivare infine alla panchina rossa, simbolo cittadino della lotta alla violenza di genere. Lì è risuonata la poesia attribuita a Shakespeare “In piedi davanti a una donna”. Nel suo intervento, la presidente Rando ha posto interrogativi cruciali: “Ogni volta che accadono fatti terribili ci si indigna, ma poi sembra non cambiare nulla. L’inasprimento delle pene non ferma le mani degli assassini e neppure il braccialetto elettronico tutela sempre le vittime. Come proteggere chi denuncia e sostenere chi non osa farlo? Esiste davvero una rete efficiente, composta da magistrati, forze dell’ordine e servizi sociali, capace di monitorare con attenzione i casi a rischio?” Rando ha poi rivolto un pensiero al mondo della scuola, richiamando l’importanza dell’educazione fin dall’infanzia: “Come ex insegnante nutro una grande fiducia nella scuola. Si sta discutendo il ddl sull’educazione sessuo-affettiva, ma si pensa di introdurlo solo dalle medie. È proprio in età prescolare e primaria che nascono divisioni e pregiudizi sui ruoli femminili e maschili. Inoltre, il consenso delle famiglie rischia di escludere proprio quei ragazzi che avrebbero più bisogno di questi percorsi”.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400