Ex San Michele, dono al Comune

Quarta commissione consiliare convocata d’urgenza giovedì mattina per dirimere il nodo della proprietà di una porzione del complesso “ex chiesa di San Michele”. Ma se la proposta di delibera approderà in aula nel consiglio comunale convocato venerdì alle 15, attraverso una variazione urgente all’ordine del giorno, è tutto da vedere. In ogni caso, il passaggio in commissione avviene giovedì, come stabilito dalla convocazione firmata dalla presidente Dominga Milan, nella quale si legge: “Ex chiesa di San Michele arcangelo. Accettazione donazione modale - quota di proprietà della parrocchia di Santo Stefano papa e martire - basilica concattedrale Duomo di Rovigo”. In altre parole, il Comune è nelle condizioni di poter accettare, sotto forma di donazione, la cessione della proprietà di una porzione del complesso che sorge tra Corso del Popolo e via Carducci.

Sì, perché l’operazione al vaglio dei consiglieri comunali arriva dopo un percorso durato un anno e mezzo di interlocuzioni tra palazzo Nodari e la parrocchia del Duomo. Interlocuzioni per definire la proprietà di la parte dell’immobile in cui ha sede un ufficio della Caritas. Guardando l’ex chiesa di San Michele di spalle al Corso, infatti, la proprietà del compendio è la seguente: la parte sulla sinistra è del Comune, mentre l’ex chiesa e l’ala sulla destra, dove ha sede la Caritas, è stata oggetto di un lungo approfondimento da parte degli uffici comunali dal quale è emerso come la proprietà non fosse completamente del Comune, ma fosse una comproprietà con la parrocchia. Da un passaggio successivo effettuato con gli uffici del Catasto è risultato addirittura che l’immobile fosse inquadrato ancora come totale proprietà della parrocchia del Duomo. A quel punto, ricostruendo i vari passaggi documentali, la situazione è stata sanata definendo in modo definitivo la comproprietà. Da qui, sono partite le trattative con il Duomo fino ad approdare alla donazione modale in discussione in commissione.

La seduta di consiglio di venerdì, salvo modifiche, si articola in 7 punti all’ordine del giorno tra i quali spicca l’approvazione dell’accordo di collaborazione tra Comune, Acquevenete e il Consiglio di bacino Polesine per realizzare in zona carcere un nuovo bacino di laminazione contro gli allagamenti in città.