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VERDE PUBBLICO

Alberi, ecco il piano del rischio

Saranno valutati il pericolo di cedimento e le eventuali procedure di intervento e sicurezza

Alberi, ecco il piano del rischio

Dopo il censimento e mappatura di tutti gli alberi del patrimonio verde di palazzo Nodari, è in arrivo anche la mappa dell’esposizione al rischio e un vero e proprio piano del rischio delle alberature nel territorio comunale. I due servizi, censimento e piano del rischio, sono tra loro collegati ma fino ad oggi era stato varato, grazie a 207mila euro derivanti dalla destinazione dell’avanzo libero, solo il conteggio delle piante con il contestuale rilievo dei loro parametri tramite un sistema del tutto all’avanguardia: uno scanner-laser 3D che permette di schedarle attraverso una mappatura georeferenziata con misurazione della biometria di ogni esemplare, registrando l’altezza totale, il diametro del fusto, lo sviluppo in altezza della chioma e la larghezza della chioma stessa, la presumibile area di pertinenza delle radici e l’inclinazione. Ai dati rilevati attraverso il nuovo sistema digitalizzato, farà seguito la redazione della mappa dell’esposizione al rischio e la redazione del piano del rischio.

Si tratta di due servizi che viaggiano parallelamente tra loro e che l’amministrazione ha affidato, nei giorni scorsi, ad una ditta di Ferrara, la Progetto verde di Giovanni Morelli. Il tutto ad un costo di 38mila euro. Soldi che vanno ad aggiungersi ai 207mila già impegnati per il censimento tecnologico. D’altra parte, però, come ha più volte spiegato l’assessore all’ambiente Andrea Denti e il presidente di Asm spa David Nicoli, vertice della municipalizzata che gestisce il verde pubblico cittadino, a Rovigo non si conosce il numero preciso degli alberi presenti perché fino ad oggi non sono mai stati “contati”. A spanne il loro numero potrebbe essere compreso tra i 15mila e i 20mila esemplari ma il numero preciso non si conosce. Va da sé che, mancando il censimento degli alberi, il Comune di Rovigo è sprovvisto anche di un piano di gestione del rischio arboreo, che ha come obiettivo la valutazione del rischio di cedimento degli alberi, definendo le procedure di intervento e l’ottimizzazione delle risorse. Tuttavia, per questioni di tutela della pubblica sicurezza, il piano non è più procrastinabile. “Questi nuovi strumenti estremamente moderni - commenta il presidente Nicoli - permetteranno una maggiore efficienza nella gestione e manutenzione del verde pubblico, garantendo la sicurezza a costi più contenuti”.

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