Incentivi per caminetti e caldaie

Nel 2025 chi sceglie stufe a legna, caminetti o caldaie a pellet può contare su misure economiche mirate a sostenere il ricorso alle biomasse, considerate un tassello strategico nella transizione energetica. Gli incentivi riguardano l’acquisto e l’installazione di impianti ad alta efficienza e basse emissioni, con due strade principali: la detrazione fiscale del Bonus Casa e il rimborso diretto del Conto Termico.

Il Bonus Casa offre una detrazione che varia secondo l’immobile: 50% per gli interventi sulla prima abitazione, 36% per seconde case e altre unità. Lo sgravio, applicabile anche alle opere collegate come adeguamenti della canna fumaria, viene recuperato in dieci anni attraverso la dichiarazione dei redditi. Restano vincolanti alcuni parametri tecnici: rendimento minimo dell’85%, certificazione ambientale da 4 o 5 Stelle, installazione eseguita da personale qualificato con relativa dichiarazione di conformità. Per accedere al beneficio occorre conservare la documentazione dell’impianto, le fatture e i pagamenti con bonifico parlante, oltre a inviare all’ENEA la comunicazione prevista entro novanta giorni dal collaudo.

Il Conto Termico, gestito dal GSE, rappresenta un’alternativa immediata alla detrazione. Non si tratta di uno sgravio fiscale ma di un rimborso che può arrivare fino al 65%, accreditato direttamente sul conto corrente. L’incentivo sostiene la sostituzione di vecchi impianti alimentati a biomassa, gasolio o carbone con apparecchi di nuova generazione certificati almeno 4 Stelle, accompagnati dal corretto smaltimento del generatore dismesso. La richiesta viene inoltrata tramite il portale dedicato del GSE una volta conclusi i lavori. I pagamenti devono essere tracciabili e, per importi inferiori ai cinquemila euro, il rimborso viene normalmente erogato in un’unica soluzione entro circa tre mesi.

Anche nel 2026 questa misura continuerà a offrire un supporto concreto a chi intende ridurre consumi e impatto ambientale puntando sulle tecnologie a biomassa.