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La mappa dei 65 velox registrati

Eridania, Romea e Statale 16 le più monitorate. Ma resta il nodo dell’omologazione

La mappa dei 65 velox registrati

Sono 65 gli autovelox registrati sull’apposito portale del ministero della infrastrutture e dei trasporti in provincia di Rovigo: di questi, 47 sono dispositivi fissi, dieci quelli mobili in dotazione alle varie polizie locali e otto sono rilevatori posizionati sul tratto polesano della A13. Le multe staccate da eventuali autovelox non presenti sul portale del Mit, il cui censimento si è concluso alla fine della scorsa settimana, non sono valide, ma l’elenco, in sé, non risolve un problema fondamentale: quello dell’omologazione, altro requisito indispensabile perché le sanzioni comminate dagli apparecchi siano ammissibili. E proprio sulla base della mancata omologazione dell’autovelox (in questo caso, quello di Bosaro sulla Statale 16) il giudice di pace di Rovigo, soltanto pochi giorni fa, ha accolto il ricorso di un automobilista annullando la multa: una sentenza che, potenzialmente, apre la strada ad altri ricorsi.

Ma questo è un discorso più ampio. Fermandoci soltanto ai dispositivi registrati (lo ripetiamo: gli unici legittimi), questi sono 65 in tutto il Polesine, tra fissi, mobili e autostradali. A parte gli otto dispositivi di rilevazione di velocità istantanea e media (tipo tutor) in forza alla polizia stradale e installati nel tratto polesano della A13, a guidare la classifica per numero di velox registrati è il Comune di Rovigo con sette apparecchi, di cui sei fissi; quindi il Comune di Adria, sempre a quota sette ma con 5 fissi e due mobili; Lendinara ne schiera quattro, tutti fissi; Polesella ne dichiara due mobili e due fissi, ovvero i due portali del tutor sulla Statale 16; mentre Occhiobello e Canaro ne dichiarano tre. Sono 26, in tutto, i Comuni polesani che dichiarano di avere almeno un apparecchio di rilevazione della velocità: più della metà.

A livello di strade, quella con più velox fissi è senza dubbio l’Eridania occidentale, nelle sue due denominazioni: Sr6, da Occhiobello a Castelmassa, e Sp482 da qui al confine con la Lombardia. In quei 44 chilometri, sono sei gli apparecchi dichiarati, a cui si aggiungono i due di Stienta e i due di Castelmassa che non hanno però fornito l’indicazione (comunque non obbligatoria) sull’ubicazione, per un totale di 12 autovelox, con tutti i Comuni toccati, con l’eccezione di Calto e Gaiba, che ne dichiarano almeno uno. A conti fatti, comunque, si tratta di un dispositivo ogni tre chilometri e 700 metri.

Un’altra precisazione è d’obbligo: non è detto che tutti i velox registrati siano installati o funzionati. Proprio Castelmassa, infatti, indica uno dei suoi due dispositivi fissi come “non funzionante”, mentre Occhiobello e Canaro hanno registrato, rispettivamente, due e una postazioni fisse, che però al momento non risultano attive.

Torniamo alle strade: ce ne sono cinque in Romea, altrettanti sulla Statale 16 (due a Rovigo in tangenziale, uno a Bosaro e il doppio portale di Polesella), così come sulla Sr88 Rovigo-Badia (a proposito, quest’ultimo Comune è l’unico, tra quelli maggiori, a non dichiarare velox installati); e poi tre sulla Sr443 Rovigo-Adria, e altri tre sulla Sp45 Adria-Rosolina che è il suo prolungamento ideale. A quota due ci sono la Regionale 516 Adria-Cavarzere, la Sr 495 (entrambi a Corbola); e le Provinciali 17, tra Lendinara e la Transpolesana, e 33, all’altezza di Papozze.

Dieci, come detto, i velox mobili, di cui quattro “Trucam”: si tratta del temutissimo laser capace di rilevare la velocità di un veicolo a oltre un chilometro di distanza e a “vedere” anche se chi è nell’abitacolo indossa le cinture o utilizza il cellulare. Questi quattro apparecchi sono in forza alla polizia locale di Rovigo e a quelle di Adria, Occhiobello, Polesella e Bosaro.

La graduatoria delle multe.  Bagnolo di Po batte(va) Rovigo, Giacciano con Baruchella vola, Bosaro crolla dopo un 2023 a livelli altissimi mentre San Bellino mantiene uno dei più alti rapporti multe per abitanti. E’ quanto dicono i bilanci comunali, aggiornati al 2024, per quanto riguarda gli incassi da sanzioni stradali.

Le multe, lo scorso anno, hanno portato nelle casse del Comune di Rovigo l’anno scorso ben 3,1 milioni di euro mentre nel previsionale 2026, in via di formazione, sono previsti introiti per circa 3,3 milioni.

Guardando ai più alti incassi fra tutti i Comuni del Polesine, dopo il Comune di Rovigo con i suoi 3.108.970 euro, nel 2024 c’era Ariano Polesine con ben 1.103.864 euro e poi Loreo con 1.088.058 euro. Adria è solo quarta, ai piedi del podio, con 1.048.628 euro (ma nel solo mese di giugno 2025 gli incassi hanno raggiunto quota 171mila euro), mentre in quinta posizione c’era Ficarolo con 969.619 euro.

A seguire, Taglio di Po con 728.386 euro, Occhiobello con 700.977 euro, Corbola con 636.943 e Stienta con 464.354 euro.

Attenzione, però. Perché Bagnolo di Po, storicamente uno dei Comuni più ricchi non ha inserito entrate nella voce “Proventi da multe e sanzioni per violazioni delle norme del codice della strada a carico delle famiglie” ma nel 2024 aveva un ricchissimo capitolo generale di “Entrate da famiglie derivanti dall’attività di controllo e repressione delle irregolarità e degli illeciti”, ben 3.195.747 euro, una cui quota significativa, è sicuramente di multe. E, di queste, molte arrivano dall’autovelox che è poi stato “accecato” dalle sentenze e che adesso non è più attivo, né registrato sull’apposito portale.

Bosaro nel 2024 ha incassato 131mila euro, a fronte del milione e 113mila euro del 2023. Per San Bellino, 1.054 abitanti, 433mila euro di incassi con una media di 411 euro pro capite.

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