“Mappare le situazioni più difficili”

Non è morto a causa del freddo, ma per una situazione di salute già compromessa. Il senzatetto trovato senza vita domenica scorsa in un casottino di legno a Rovigo probabilmente era già morto da qualche giorno. Si chiamava Kevin Henriques, per tutti “Astun”, ed aveva 40 anni. Di origine spagnola, sarà la figlia a decidere dove e come celebrare il funerale dell’uomo seguito dal settore dei servizi sociali di Rovigo e dai servizi sanitari.

Sul tema ieri è intervenuta anche l’onorevole del Pd Nadia Romeo che sottolinea la necessità di “non perdere di vista le persone fragili, ‘mappare’ le situazioni più difficili da trattare, ossia quelle relative ai soggetti più restii ad accettare gli aiuti, e ricordarsene quando le condizioni si fanno estreme, come in queste notti estremamente fredde”. L’appello della parlamentare spiega che “di fronte a tragedie simili non credo sia il caso di lanciare accuse a tappeto, ma, piuttosto, di adoperarsi immediatamente affinché non si verifichino più, al netto del riconoscimento, doveroso, del lavoro quotidianamente svolto dal personale dei servizi sociali e da tutte le realtà, anche del terzo settore, che lo affiancano".

"E’ indubbio come varie persone che versano in condizioni di disagio spesso, a seguito di una vita ai margini, diffidino di chi tende loro una mano e siano inclini a rifiutare chi li accosta. Ed è altrettanto vero come non si possa obbligare nessuno a farsi aiutare. Penso, comunque, che tenere ben presenti queste situazioni, soprattutto nei momenti in cui le condizioni si fanno difficili, sia fondamentale”. “Come fondamentale è, poi, tenere un contatto costante con i soggetti maggiormente problematici, che tendono a rifiutare, perlomeno in prima battuta, un aiuto, e monitorare i momenti a rischio”.