Rovigo ha detto sì: l’Ats sarà un consorzio

Lo aveva già anticipato Francesca Zeggio, sindaco di Lendinara, comune capofila dell’Ambito territoriale sociale nel convegno del Forum dei cittadini di venerdì scorso. Ma da lunedì, con la pubblicazione della delibera di giunta, è ufficiale: l'amministrazione del capoluogo ha scelto “la costituzione di un consorzio” per “la gestione associata del servizio sociale” nell'Ats Ven 18 che comprende i 41 Comuni afferenti al Distretto 1 dell’Ulss 5 Polesana, ossia 40 comuni della provincia di Rovigo più Boara Pisani.

La volontà dell'amministrazione guidata dal sindaco Valeria Cittadin è stata espressa con un atto di indirizzo che dà mandato al Comitato esecutivo dei sindaci del Distretto 1 dell’Ulss e allo stesso comune di Lendinara, “affinché pongano in essere tutte le azioni necessarie per pervenire, nel più breve tempo possibile” alla costituzione di un consorzio. Il passo successivo previsto dal documento è la sottoscrizione del protocollo di intesa per l’individuazione “delle successive fasi di definizione delle modalità organizzative e delle tempistiche per la realizzazione dell’esercizio associato”.

Sarà poi compito del Comune capofila trasmettere il protocollo d’intesa, insieme al diagramma di Gantt, un documento che stabilisce con precisione tutti i passaggi per la costituzione del nuovo ente sovraccomunale titolare dei servizi sociali, alla direzione servizi sociali della Regione. A questo punto, si può ritenere superata la frizione tra il capoluogo, inizialmente orientato verso la costituzione di un’azienda speciale, e gli altri comuni dell’ambito. Ed è superata anche la frizione con le parti sindacali che, durante le fasi di discussione, avevano manifestato le loro perplessità rispetto alla forma giuridica dell’azienda speciale, per rischio di privatizzazione sia per il futuro inquadramento dei dipendenti che dell’erogazione dei servizi.