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Si spengono i velox non in regola

Termine superato, ora si agisce. Ecco la situazione nel Padovano

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Un autovelox

Il Ministero dei Trasporti ha concluso il censimento nazionale degli autovelox, definendo l’elenco degli apparecchi autorizzati a restare in funzione. Dal 29 novembre tutti i dispositivi non caricati sulla piattaforma ministeriale devono essere spenti, con l’effetto che le eventuali sanzioni emesse risultano nulle. Solo gli strumenti inseriti nel registro ufficiale garantiscono infatti la validità dei rilievi.

In provincia di Padova l’elenco ne certifica 100, tra postazioni fisse e apparecchi mobili utilizzati dalle Polizie locali. La città capoluogo è in testa con 12 autovelox fissi, seguita dalla Federazione dei Comuni del Camposampierese con 19 dispositivi e da Cittadella con 5 postazioni.

La distribuzione interessa numerosi territori. A San Martino di Lupari risultano 3 apparecchi, così come a Piazzola sul Brenta, dove la gestione è affidata alla Polizia locale Medio Brenta. Tre anche le postazioni di Carmignano di Brenta. A Fontaniva sono presenti 2 dispositivi lungo la statale 53, mentre a San Pietro in Gu altri 2 sono collocati sulla stessa arteria. Due autovelox risultano a Cadoneghe, sulla regionale 308. Una sola postazione fissa compare ad Albignasego e un’altra a Selvazzano Dentro, entrambe sulla regionale 47.

Nell’area sud spiccano Piove di Sacco con 3 dispositivi, Codevigo e Tribano con 2 ciascuno, quest’ultimo con una postazione fissa sulla regionale 104. Cinque gli apparecchi registrati a Euganeo Estense, tra fissi e mobili, mentre a Monselice figura un dispositivo mobile.

Il censimento evidenzia anche alcune esclusioni. A Galliera Veneta un autovelox installato lungo la Postumia non compare nell’elenco ministeriale e dovrà rimanere spento. Situazione opposta a San Martino di Lupari, dove il dispositivo di via Brenta, in direzione Cittadella–Castelfranco Veneto, risulta ora certificato con matricola 739 e può essere riattivato. Complessivamente, dei 100 apparecchi autorizzati, circa 65 sono postazioni fisse e 35 strumenti mobili destinati ai controlli a rotazione.

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