"Abusati dal medico durante le visite"

Un medico dell’Azienda ospedaliera di Padova, cinquantenne e in servizio nel reparto di Infettivologia, è stato sospeso dall’attività professionale con un provvedimento firmato dal giudice per le indagini preliminari Elena Lazzarin. La misura cautelare segue la terza denuncia presentata la scorsa primavera, che ha portato la Procura a riaprire due fascicoli risalenti al 2023, in precedenza archiviati. Il sostituto procuratore Sergio Dini indaga sul sanitario per violenza sessuale continuata e aggravata.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, tre pazienti padovani, di età diverse e senza legami tra loro, hanno riferito episodi simili avvenuti durante visite per infezioni nella zona inguinale. L’ultima persona che si è presentata ai carabinieri avrebbe raccontato di essere stata palpeggiata nelle parti intime oltre quanto ritenuto necessario per gli accertamenti clinici. Il paziente ha riferito che il medico avrebbe anche dichiarato, senza contesto, la propria omosessualità prima di procedere con le manovre contestate.

Le prime due denunce presentate nel 2023 descrivevano dinamiche analoghe. Il confronto tra le tre testimonianze, ritenute sovrapponibili, ha spinto la Procura a disporre ulteriori approfondimenti tramite i carabinieri del Nas, coordinati dal capitano Massimo Andreozzi. I militari hanno raccolto il parere di altri professionisti sanitari per verificare se le manovre attribuite al medico potessero rientrare in una prassi clinica riconosciuta. Dalle risposte ottenute non sarebbe emersa alcuna corrispondenza con tecniche mediche documentate.

Alla luce degli elementi raccolti, il pm ha richiesto la sospensione dall’attività, misura poi adottata dal gip. Il medico, assistito dall’avvocato Davide Pessi, ha respinto le accuse sostenendo che si sarebbe trattato di incomprensioni durante le visite. Una versione che non ha trovato riscontro nell’analisi degli atti. Il provvedimento di sospensione è stato notificato il 25 novembre