Mancano Oss: arriveranno dal Perù

La casa di riposo Villa San Giuseppe di Livinallongo del Col di Lana (Belluno) sta affrontando una fase di forte criticità a causa della carenza di operatori socio sanitari. La struttura, di proprietà comunale e gestita dalla municipalizzata Fodom Servizi, può accogliere fino a 51 ospiti tra autosufficienti e non autosufficienti, ma negli ultimi mesi si è trovata in difficoltà nella copertura dei turni assistenziali. A pesare è stato soprattutto il pensionamento simultaneo, avvenuto in autunno, di cinque operatrici locali, evento che ha prodotto un vuoto immediato nel personale.

Il Comune, per far fronte all’emergenza, ha avviato una ricerca di personale anche all’estero, arrivando fino al Perù. La scarsità di addetti nel territorio, aggravata dall’isolamento geografico di Livinallongo e dagli elevati costi abitativi – con prezzi che possono raggiungere i 10mila euro al metro quadrato – rende infatti complesso attrarre nuovi lavoratori.

La situazione è stata ulteriormente complicata dalle dimissioni, nelle scorse settimane, del direttore assunto un anno fa, dopo la conclusione della precedente collaborazione con l’Azienda Speciale Consortile Agordina. Il consiglio di amministrazione di Fodom Servizi, rinnovato dopo le ultime elezioni comunali e oggi composto da quattro membri sotto la presidenza di Denni Dorigo, sta valutando come procedere alla sostituzione.

Per garantire la continuità del servizio, l’amministrazione comunale ha deliberato lo stanziamento straordinario di 150mila euro, destinati alla copertura dei costi e al sostegno della struttura. Nel frattempo alcuni posti letto restano vuoti, mentre permane la lista d’attesa di famiglie agordine in cerca di accoglienza per i propri anziani. Tra le misure allo studio, anche soluzioni di residenzialità agevolata per favorire l’arrivo di nuovi operatori