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Partita di basket giovanile finisce 210 a 3. Ed è polemica

Interviene anche la Federazione

Partita di basket giovanile finisce 210 a 3. Ed è polemica

È destinato a far discutere il caso del 210-3 maturato nella gara Under 17 Silver del Trevigiano tra Polisportiva Casale e Polisportiva Mogliano “Bianco”, episodio che ha portato la Federazione Italiana Pallacanestro a convocare entrambe le società per chiarimenti. La Fip, attraverso il presidente provinciale Andrea Coldebella, ha richiamato le squadre al “buon senso”, definendo “assurdo” un divario così ampio in un campionato pensato per far giocare tutti.

La replica più dura arriva dal Casale. L’allenatore Dino Carrino sostiene che la sua squadra sia stata “criminalizzata” e descrive come tecnicamente complessa la gestione della partita, segnata da un divario evidente già nei primi minuti. Carrino afferma che limitare ulteriormente l’intensità avrebbe significato “prendere in giro gli avversari”.

Nel dibattito interviene anche Riccardo Pittis, ex giocatore della Benetton e oggi mental coach, che invita a proteggere i giovani atleti, sottolineando la necessità di una migliore costruzione delle squadre e di una riflessione sul livello tecnico del campionato.

Il Mogliano, da parte propria, chiede rispetto per i propri ragazzi e non punta il dito contro altre società. Il presidente Alessandro Zorzi della Polisportiva Casale ribadisce che, secondo il club, i propri atleti hanno mantenuto un comportamento corretto e solleva dubbi sulla partecipazione a livello agonistico di squadre che faticano a raggiungere punteggi base.

Coldebella ricorda infine che il campionato è a libera iscrizione e che la Federazione non può limitare l’accesso, ma continuerà a confrontarsi con le società per evitare episodi simili.

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