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vigili del fuoco rovigo

Due vere colonne del comando

Ultimo turno per i capo reparto esperti Gino Tridello e Gianpietro Zanaga: emozione

Due grandi pompieri. Due professionisti del soccorso, due patrimoni di profonda umanità, competenza, amore per il proprio lavoro, veterani di tanti salvataggi, momenti difficili, tragici, di gioia e di dolore.

Il comando provinciale dei vigili del fuoco di Rovigo ha dato il saluto ai capi reparto esperti Gino Tridello e Gianpietro Zanaga, due vere colonne del corpo. Entrambi, sono a riposo da lunedì 1° dicembre, anche se non per questo cesseranno di essere pompieri, perché quello, come si sa, è per sempre.

Entrambi, nel proprio quotidiano operare, pur essendo sempre ligi al dovere, sono stati anche propositivi e appassionati, apportando qualcosa di sé al lavoro quotidiano, come ha voluto riconoscere, nell’ordine di servizio relativo al collocamento a riposo, anche la comandante provinciale Alessandra Bascià.

“Con uno spirito di osservazione sempre acuto e originale - scrive, infatti, di Tridello - non ha mai temuto di assumere le responsabilità che competono al grado, ma, anzi, in alcuni casi, ha anche anticipato di propria iniziativa il momento di prendere in carico il ruolo dovuto. Senza rifiutare il confronto con i colleghi, ne ha saputo guadagnare la stima ed il rispetto, giungendo a costituire per molti di loro un vero e proprio punto di riferimento sia umano che professionale. Ha dimostrato con i fatti che è possibile coniugare una visione disincantata e rigorosa dell’ambiente lavorativo con la partecipazione attiva alla vita del Comando”.

“Nel corso del proprio servizio - prosegue poi tratteggiando il ritratto di Zanaga - ha approfondito, fra l’altro, gli aspetti interventistici legati alla Difesa civile ed al mondo delle sostanze pericolose, mettendo a frutto le competenze apprese a vantaggio dell’intero comando, come responsabile del Laboratorio Autoprotettori. Capace, nei confronti dei colleghi, di ascolto, ma allo stesso tempo di chiarezza nel fornire il proprio punto di vista, ha svolto con serietà e riconosciuta affidabilità il proprio ruolo, valorizzando una esperienza professionale ed umana indiscussa sia nel lavoro che nelle attività collaterali, quali ad esempio quelle sportive”.

Due grandi pompieri, davvero, che rimarranno un punto di riferimento per tutti i colleghi.

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