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truffe telefoniche

Ecco come ti svuotano il conto

Una vittima si è salvata per un soffio

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Una trentenne di Ferrara ha evitato la perdita di 14mila euro, l’intera somma presente sul suo conto corrente, grazie a una denuncia tempestiva che ha permesso alla squadra mobile di bloccare il trasferimento e recuperare l’intero importo. La vicenda risale alla settimana scorsa ed è riconducibile a una truffa informatica e telefonica basata su messaggi falsi e sulla tecnica dello “spoofing”.

La giovane aveva ricevuto un sms apparentemente inviato dal proprio istituto bancario, in cui si segnalavano anomalie sul conto e si invitava a intervenire con urgenza. Il messaggio, però, non l’ha convinta: la donna non ha cliccato sui link né seguito le indicazioni contenute nel testo, evitando così di concedere accesso al proprio home banking.

Poco dopo è arrivata una telefonata. Sul display è comparsa la scritta “Polizia”, generata attraverso uno stratagemma tecnologico che consente di falsificare il numero del chiamante facendo apparire quello di enti ufficiali. All’altro capo un uomo si è qualificato come ispettore della Polizia postale e ha suggerito di trasferire i risparmi su un conto “sicuro” per proteggerli da presunte attività fraudolente. In realtà, si trattava dell’account riconducibile ai truffatori.

La donna, insospettita dalle spiegazioni ricevute, ha deciso di rivolgersi subito alla Polizia. Gli investigatori della squadra mobile hanno chiesto e ottenuto il sequestro preventivo del conto di destinazione, riuscendo così a congelare i fondi prima che fossero dispersi. Una persona è stata iscritta nel registro degli indagati, ma non si esclude che altri possano aver partecipato al raggiro.

Il dirigente della squadra mobile, Davide Farina, ha ricordato che istituti bancari e forze di polizia non richiedono mai l’invio di codici, credenziali o accessi remoti, invitando a contattare direttamente il proprio referente bancario o il numero unico 112 in presenza di comunicazioni sospette.

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