VOCE
rovigo
03.12.2025 - 06:00
Dei 65 autovelox che sono stati registrati al censimento del ministero dei Trasporti, due ancora non ci sono. Ma sono in arrivo. Entrambi sulla Statale 16. Due postazioni per ognuna delle direzioni a Occhiobello e una a Canaro. E per quanto riguarda l’altra Statale ad “alto rischio”, la Romea, il sindaco di Porto Viro Mario Mantovan precisa che il velox che è “sparito” è perfettamente omologato, oltre che registrato, e tornerà presto a svolgere il proprio compito.
La novità arriva da Canaro, anche se di novità non si tratta, perché come spiega il sindaco Alberto Davì, “si tratta semplicemente della riattivazione della postazione sulla Statale 16 all’ingresso del paese, che abbiamo dovuto disattivare due anni fa quando siamo usciti dalla convenzione della polizia locale. E’ da allora che abbiamo iniziato le procedure per la riattivazione e stiamo interloquendo con Anas. Noi ne abbiamo anche uno mobile. Ma vorremmo anche inserire una seconda postazione all’incrocio per Garofolo”. Il primo dei due impianti, infatti, sarebbe solo in una direzione, quello di Garofolo nell’altra.
“Lo so, gli autovelox danno fastidio - rimarca Davì - e io sarei anche favorevole a portare il limite a 90, anche se decide Anas. Però la notte ci sono persone che vanno a 200 all’ora. Il problema dell’eccesso di velocità e degli incidenti è concreto e proprio pochi giorni fa abbiamo pianto una ragazza di nemmeno 30 anni morta perle conseguenze dell’incidente del 17 novembre a Paviole”. Il riferimento è alla tragedia costata la vita alla giovane fisioterapista ferrarese Benedetta Tralli.
Per quanto riguarda il doppio nuovo impianto di rilevazione a Occhiobello, si tratta di quello al chilometro 65+500 per il quale sono iniziati già lo scorso agosto i lavori preparatori. Un tratto nel quale il limite è 70 chilometri orari e teatro, anche in tempi recenti, di incidenti mortali. Su quando verrà installato, però, il sindaco Irene Bononi spiega di non avere un’idea precisa dei tempi: “Siamo in attesa del nulla osta e delle ultime indicazioni di Anas. Lo abbiamo inserito nell’elenco dei rilevatori di velocità autorizzati del Ministero perché comunque verrà attivato. Ribadisco, lo scopo è fare deterrenza sulla velocità e ridurre la pericolosità di quel tratto di strada”.
Che la Statale 16 sia pericolosa è un dato di fatto. Ma, fra il nuovo tutor di Polesella, il nuovo di Occhiobello e quello di Canaro, che si aggiungono a quello sul tratto di Rovigo e a quello di Bosaro, i controlli diventano serrati. Praticamente uno ogni cinque chilometri.
Dei 65 autovelox polesani, il 15% dei 440 del Veneto e l’1,8% dei 3.625 di tutta Italia, 47 sono quelli fissi, piazzati in 26 Comuni.
Intanto, da Porto Viro, il sindaco Mario Mantovan, già comandante della polizia locale, fa sapere che i due autovelox installati lungo la Statale Romea risultano regolari, omologati e “censiti” e che non c’è stata nessuna “eliminazione”, ma solo uno spostamento: “I due velox sulla Romea nel territorio di Porto Viro sono omologati e pubblicati sul sito del ministero delle infrastrutture”, spiega Mantovan, specificando che entrambi i dispositivi risultano “conformi alle procedure previste dal decreto ministeriale entrato in vigore questo autunno, che impone la registrazione nazionale di ogni apparecchio. La settimana scorsa, a seguito dei lavori sulla nuova rotatoria sulla Romea, il velox in direzione Venezia è stato rimosso. E’ stato portato in magazzino perché verrà spostato, sempre nell’ambito del nostro territorio di competenza, ma ci vorranno alcuni mesi per la nuova installazione”.
Negli ultimi mesi, a livello nazionale, il tema degli autovelox è stato al centro dell’attenzione a causa delle nuove norme che richiedono la pubblicazione di ogni apparecchio nel registro ufficiale e la piena omologazione dello strumento. In questo contesto, Mantovan assicura che “i dispositivi di Porto Viro rispettano tutti i requisiti di legge”.
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