Con l’avvicinarsi del Natale, le famiglie italiane iniziano a fare i conti con un periodo dell’anno tradizionalmente ricco di spese. Regali, tavole imbandite, addobbi, bollette, viaggi in treno, auto o aereo tornano a pesare sul bilancio domestico. Un rapporto congiunto di Facile.it e Consumerismo No Profit fotografa l’andamento dei consumi e indica alcune vie per contenere i costi senza rinunciare allo spirito delle feste.
Il capitolo regali resta centrale, ma il suggerimento è quello di anticipare gli acquisti e sfruttare il web per individuare offerte più convenienti. Alternative come il riuso o i doni artigianali permettono di ridurre la spesa mantenendo un tocco personale. Anche gli addobbi entrano in un’ottica più sostenibile: puntare su prodotti di qualità e riutilizzarli più anni consente di ammortizzare il costo, mentre per le luci la scelta ideale è quella a basso consumo, con timer per limitare gli sprechi.
Sul fronte cene e pranzi natalizi, gli esperti invitano a comparare i prezzi e preferire prodotti di stagione e a chilometro zero, una scelta che può garantire risparmi fino al 20% rispetto alle previste uscite. Anche il recupero degli avanzi diventa una buona pratica per allungare la vita del menu festivo.
La voce riscaldamento rimane tra le più rilevanti. Per ridurre la bolletta, si raccomanda di evitare temperature eccessive in casa e di valutare con attenzione le offerte dei vari fornitori, soprattutto per chi ritiene di pagare troppo. Il tema carburante incide invece per chi si prepara a partire in auto: fare rifornimento in città, preferendo pompe bianche e self-service, permette di evitare i prezzi più alti delle tratte autostradali.
Accanto alle abitudini quotidiane ci sono le scelte legate ai viaggi. Per i biglietti del treno la regola è prenotare il prima possibile e cogliere le promozioni, spesso fugaci, accettando una certa flessibilità nelle partenze. Lo stesso vale per gli aerei, dove la scelta di orari meno richiesti e l’attenzione ai servizi aggiuntivi possono incidere sensibilmente sul costo finale. Per i traghetti, oltre all’anticipo nella prenotazione, conviene valutare con cura la necessità di imbarcare l’auto, soprattutto verso mete ben servite dai trasporti locali.
Chi sceglie la montagna è invitato a monitorare le tariffe dei comprensori e acquistare in prevendita skipass o pacchetti combinati, preferendo periodi meno affollati per spuntare risparmi che in alcuni casi arrivano al 30%. Negli hotel, invece, la parola d’ordine è verificare voce per voce ciò che è realmente incluso nelle formule “tutto compreso” e confrontare più proposte, chiedendo sempre conferme scritte sulle condizioni e sulle politiche di cancellazione.
Il quadro dei consumi conferma una stagione in chiaroscuro. Per i regali, la spesa complessiva prevista è di 8,7 miliardi di euro, pari a 204 euro a testa, ma il budget segna un calo di circa il 20% rispetto al 2024. Anche per il cenone e il pranzo di Natale il portafoglio si alleggerisce: 2,7 miliardi complessivi e una media di 64 euro a persona, in diminuzione rispetto all’anno precedente. Gli addobbi comporteranno una spesa attorno ai 270 euro a famiglia, mentre il riscaldamento si attesterà sui 1.013 euro, pur beneficiando di tariffe in calo che riducono il costo reale del 15% rispetto allo scorso anno.
Il vero motore della stagione sembra però essere il desiderio di spostarsi: circa 10 milioni di italiani trascorreranno almeno una notte fuori casa, generando una spesa di 5 miliardi tra Natale e Capodanno. Il budget medio, 440 euro, cresce del 31% sul 2024, nonostante rincari diffusi. Gli aumenti toccano gli skipass (+4,1%) e le scuole di sci (+4,9%), ma anche il carburante, con un incremento mensile del 3% per la benzina e del 6% per il diesel. Per gli aerei si prevedono rincari tra l’8% e il 14%, mentre i treni possono arrivare fino al +300% sulle tratte più battute nel periodo compreso tra il 20 dicembre e il 6 gennaio. Nemmeno i traghetti restano immuni da ritocchi.
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