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Truffe e furti agli anziani, è allarme vero

In Polesine 1.409 anziani vittime ogni 100mila abitanti. Peggio di Treviso

Truffe e furti agli anziani, è allarme vero

Il fenomeno delle truffe, dei furti e delle rapine ai danni degli anziani continua a crescere in modo significativo anche in Polesine. Gli ultimi dati del ministero dell’Interno relativi al 2023 registrano in provincia di Rovigo 1.409 vittime ogni 100mila residenti over 65, un valore superiore a quelli di Treviso (1.154) e Belluno (774), e non lontano dalle province più popolose come Padova (1.658) e Vicenza (1.551).

Il dato va letto nel contesto regionale: in Veneto le vittime anziane sono state 21.503, pari a 1.812 reati ogni 100mila over 65, un’incidenza ben più alta della media nazionale (1.704). L’Italia, nel complesso, ha registrato 244mila anziani vittime di furti, rapine o truffe in un solo anno.

In provincia di Rovigo il fenomeno mostra una dinamica particolarmente preoccupante: +15,2% di reati contro gli anziani in un solo anno. Un incremento di poco inferiore alla media regionale del +18,7%, ma comunque tra i più alti del Veneto, soprattutto se si considera la dimensione demografica del territorio. Nel dettaglio, le vittime over 65 del Polesine nel 2023 hanno subito 670 furti, 4 rapine, 226 truffe e frodi informatiche.

A snocciolare i numeri è Anap, Associazione nazionale anziani e pensionati di Confartigianato persone, che domani incontrerà il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi per lanciare la nuova edizione della campagna “Più sicuri insieme”.

La campagna, che si avvale anche del supporto del servizio analisi criminale della direzione centrale della polizia criminale, punta a sensibilizzare la popolazione anziana sul tema della sicurezza e prevede la distribuzione, in tutta Italia, di vedemecum e depliant che contengono poche semplici regole, suggerite dalle forze di polizia, per difendersi dai rischi di truffe, raggiri, furti e rapine in casa, per strada, sui mezzi di trasporto, nei luoghi pubblici, ma anche utilizzando Internet.

Rispetto alle province maggiori, Rovigo presenta numeri più contenuti, ma la crescita percentuale è tra le più sostenute della regione. Venezia è la provincia veneta con l’incidenza più alta (2.978 vittime ogni 100mila anziani), segue Verona (2.061), mentre Treviso e Belluno restano in fondo alla classifica. Rovigo si colloca in una fascia intermedia, ma con un tasso di crescita più marcato rispetto a Padova (+11,5%) e Belluno (+8,6%).

A incidere è anche la struttura demografica. Il Polesine è, insieme a Belluno, la provincia più anziana del Veneto, con il 28,1% di residenti over 65 contro una media regionale del 24,5%. Una popolazione più anziana significa anche una maggiore esposizione ai tentativi di raggiro.

“La fotografia che emerge dai dati non ci sorprende, ma deve farci reagire - commenta Tiziano Marcolin, presidente Anap Confartigianato Polesine - Le truffe non colpiscono solo il portafoglio, ma l’equilibrio emotivo delle persone, che spesso dopo questi episodi perdono fiducia anche nelle relazioni quotidiane. Per questo è fondamentale rafforzare la consapevolezza: capire come si muovono i truffatori, riconoscere i segnali, non sentirsi soli quando si ha un dubbio e una buona campagna informativa può aiutare, così come la collaborazione con le forze dell'ordine. Ma spesso gli anziani sono lasciati soli, per questo ritengo serva una rete di protezione allargata a livello locale, che coinvolga pubbliche amministrazioni, istituzioni, associazioni di volontariato che divulghi l'informazione, sensibilizzi anche le famiglie e crei magari un numero verde dedicato per essere informati e per un’assistenza anche post trauma”.

“Gli strumenti digitali, se non conosciuti - aggiunge Marcolin - possono diventare un’arma nelle mani dei truffatori. Ogni famiglia deve sentirsi parte attiva nella protezione dei propri anziani, così come la comunità e le istituzioni locali”.

Anap Confartigianato Polesine aderisce alla campagna “Più sicuri insieme”, che prevede incontri pubblici, distribuzione di vademecum, iniziative di formazione e un lavoro strutturato accanto alle Forze dell’Ordine. L'obiettivo è creare una rete di prossimità che aiuti gli anziani a riconoscere un pericolo prima che sia troppo tardi.

“La denuncia è sempre un atto di tutela, per sé e per gli altri - conclude Marcolin - Un sospetto condiviso può evitare che un’altra persona cada in un inganno”.

Anap Polesine ricorda che il Numero Unico 112 resta il riferimento per segnalare emergenze o situazioni sospette.

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