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Dieci nascite in un giorno, felicità in ospedale

Dieci parti in 26 ore all'ospedale di Legnago, speranza in tempi di denatalità

Neonato di 4 mesi muore all'improvviso in casa

Dieci nuovi nati in poco più di un giorno: a Legnago è realtà, ed è record in tempo di denatalità. Nell’Unità operativa complessa di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale veronese, in poco più di 26 ore sono venuti alla luce dieci bambini, in una corsa alla vita che ha sorpreso e riempito di orgoglio l’intero reparto.

Per una struttura che mediamente gestisce 750-800 parti l’anno, dieci nascite concentrate in così poco tempo sono un evento eccezionale. In un’Italia alle prese con un calo della natalità ormai strutturale, la fotografia di Legnago spicca come un segnale incoraggiante, un piccolo grande contrappunto dentro una sinfonia demografica spesso in minore.


A scandire il ritmo è stata una staffetta di nascite iniziata alle 9.05 di venerdì 4 dicembre con l’arrivo di Vittoria Stella Marianna e conclusa alle 11.30 del giorno successivo con Livia Vittoria. Nel mezzo, una sequenza di fiocchi che ha riempito di volti e storie nuove la nursery.

Vittoria Stella Marianna, Livia Vittoria, Ginevra, Anastasia, Youssef, Amin, Youssef, Tasnim, Lion e Sophia Sole: un mosaico che racconta una comunità plurale, in cui tradizioni e origini si intrecciano. Curiosità da corsia: due piccoli portano lo stesso nome, Youssef, dettaglio che rende la giornata ancora più memorabile.


Tutti i neonati stanno bene e superano i 3 chili di peso. Bene anche le mamme, accompagnate passo dopo passo da un’équipe affiatata: ostetriche, ginecologi, pediatri, infermiere dell’ostetricia e dell’assistenza neonatale e operatrici socio sanitarie hanno garantito sicurezza, ascolto e continuità di cura in ogni momento.


“È importante sottolineare come la forza di questo gruppo di lavoro nasce dalla capacità di collaborare nei diversi ambiti”, afferma la direttrice dell’Unità operativa, Paola Pomini. E aggiunge: “In questo momento in cui la natalità italiana è in diminuzione, sembra un messaggio di forte auspicio”. Parole che fotografano non solo l’eccezionalità del numero, ma anche la qualità dell’organizzazione che lo ha reso possibile.


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