Teatro Sociale, è boom di candidati

Il conto alla rovescia per il rinnovo del direttore artistico del Teatro Sociale è iniziato. La figura professionale che avrà il compito di scegliere e programmare le attività del principale teatro della provincia per i prossimi tre anni sarà definita “entro il 31 dicembre”, come sottolinea l’assessore alla cultura Erika De Luca. E se la scadenza di fine anno era ampiamente prevista, dato che l’incarico triennale dell’attuale direttore Edoardo Bottacin scade, appunto, il 31 dicembre, la novità delle ultime ore riguarda la procedura per la selezione del successore. Sì, perché la macchina della selezione, che è già stata messa in moto, sta scaldando i motori.

“La commissione che analizzerà le domande e i curriculum dei candidati si riunirà martedì per la prima volta” spiega De Luca. Ma la riunione di martedì sarà solo la prima di una serie. Perché la quantità di candidature presentate all’avviso di selezione è stata al di sopra delle aspettative: “Oltre 40” puntualizza l’assessore. Tra queste, a quanto è dato sapere, ci sono diversi nomi noti del panorama culturale rodigino e provinciale ma anche i nomi di numerosi fuoriclasse di livello nazionale, veri e propri pesi massimi del teatro italiano.

Insomma, il lavoro di comparazione dei curricula dei candidati che spetta alla commissione sarà lungo e minuzioso. Commissione che, vale la pena ricordarlo, è stata nominata lunedì scorso ed è composta da Mariacristina Curti, docente di conservatorio ed esperta in teatro musicale, già vicedirettrice del Conservatorio Boito di Parma, e Francesco Toso, anche lui docente di conservatorio, esperto in musica e canto e consigliere della Fondazione Rovigo cultura. A presiederla sarà Micaela Pattaro, dirigente del settore cultura e teatro di palazzo Nodari. Componente supplente è invece Alessandro Longobardi, direttore artistico del teatro Brancaccio di Roma.

Il nuovo direttore artistico guiderà il Sociale dal 1° gennaio 2026 al 31 dicembre 2028. Le specifiche competenze che il professionista dovrà avere sono: la conoscenza del quadro normativo nazionale e dei programmi europei in materia culturale in particolare nel campo musicale e della lirica, la capacità di relazionarsi e collaborare con teatri, enti, istituzioni nazionali e internazionali, la competenza di effettuare le scelte degli spettacoli e la conseguente formazione dei cast artistici (cantanti, registi, scenografi e tutte le altre figure artistiche) e delle masse artistiche come orchestra, coro, corpo di ballo necessarie alla realizzazione delle stagioni teatrali, la capacità di interagire e ricercare collaborazioni con altri settori culturali, oltre che nel campo musicale, anche del teatro e della danza, in particolare stimolare e promuovere le espressioni artistiche del territorio in accordo con le indicazioni che gli verranno date dall’amministrazione comunale.