VOCE
URBANISTICA
07.12.2025 - 18:01
Sul tavolo la questione del terreno delle Case Rosse. “Atto di vendita sottoposto a sospensiva”
Nel consiglio comunale di Adria del 27 novembre è stata trattata l’interrogazione presentata dal consigliere Pd Giorgio Zanellato, in merito alla controversia tra Ater di Rovigo e Comune sul terreno davanti al quartiere Case Rosse.
Il documento ricostruisce l’intera vicenda, ricordando il ricorso depositato da Ater al Tar Veneto dopo che l’amministrazione comunale aveva negato la cancellazione dell’atto unilaterale d’obbligo che vincolava l’area alla realizzazione di sedici alloggi di edilizia residenziale pubblica. Zanellato ha richiamato anche la successiva vendita del terreno, avvenuta il 30 dicembre 2024 a favore di Spesa Intelligente spa, e il precedente parere comunale favorevole alla costruzione di un supermercato fino a 1.500 metri quadrati, circostanze che avevano suscitato reazioni negative tra residenti e malumori nella stessa maggioranza.
Nel corso della seduta, il consigliere dem ha chiesto di chiarire se la possibilità di una transazione con Ater, prevista nella delega all’avvocato incaricato, possa tradursi nell’accettazione del progetto commerciale, e se la giunta fosse consapevole che un simile esito potrebbe essere percepito come “una beffa” da parte della cittadinanza.
A prendere la parola per la giunta è stato l’assessore Giorgio Crepaldi, che ha esordito precisando lo stato giuridico dell’atto di vendita: “C’è un atto di vendita, ma è sottoposto a condizione sospensiva. Ad oggi è inefficace, quindi”. Da qui la sua rassicurazione sul fronte economico: “Lo spauracchio di un danno erariale non c’è, qualsiasi decisione si prenderà”.
Sul versante processuale, Crepaldi ha spiegato che “non c’è ancora una data di udienza perché il Tar fissa le udienze in relazione alle urgenze”. Ha poi confermato che “ci sono valutazioni in corso sia con i tecnici comunali che con i legali”. L’assessore ha insistito sulla cautela dell’amministrazione nell’affrontare la vicenda: “Siamo consapevoli dell’impatto che una qualsiasi scelta compirà questo consiglio”. Ha respinto inoltre l’interpretazione secondo cui una transazione rappresenterebbe una beffa per la città: “Non so su che base venga visto come beffa. Ci sono studi in corso, approfonditi, e vi renderemo edotti a riguardo non appena avremo pareri legali e la definizione della questione”.
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