“Asilo, perché non inaugurarlo?”

Dopo settimane di discussione pubblica e due incontri ravvicinati, quello con i cittadini del capoluogo e il consiglio comunale del 27 novembre, la questione del nuovo asilo nido Magicabula si infiamma ulteriormente.

A intervenire sono gli ex amministratori Omar Barbierato, Marco Terrentin e Wilma Moda, che durante il precedente mandato hanno curato l’avvio e la messa a terra del progetto Pnrr per la ricostruzione dell’asilo, oggi al centro delle contestazioni dell’attuale amministrazione comunale guidata dal sindaco Massimo Barbujani. Il documento esprime “particolare interesse e sconforto” per le dichiarazioni del primo cittadino, accusandolo di non assumere una posizione chiara “tra ruolo di opposizione e veste di sindaco”. Secondo Barbierato, Terrentin e Moda, il sindaco dovrebbe essere orgoglioso di aver ereditato “27 milioni di euro di fondi Pnrr ottenuti dalla precedente amministrazione comunale”, anziché continuare con quelli che definiscono “rituali di vittimismo che nascondono incapacità e pessima visione politica”. Gli ex amministratori difendono il nuovo edificio, definito “un vanto per Adria, un’eccellenza sociale grazie al grande lavoro svolto dalle operatrici con dedizione, scrupolo e professionalità”.

Proprio per questo giudicano incomprensibile la scelta dell’amministrazione di non procedere ancora all’inaugurazione ufficiale, nonostante, sottolineano, “il servizio sia regolarmente svolto”. La domanda che pongono è diretta: “Se l’attività si svolge regolarmente, perché non inaugurarlo? Perché screditare il lavoro dei propri dipendenti comunali?”. L’assenza di un’inaugurazione, sostengono, rischia di apparire come un tentativo di “strumentalizzazione politica” a scapito di un servizio fondamentale per le famiglie. Gran parte del comunicato risponde anche alle critiche tecniche espresse da Barbujani, che nei giorni scorsi aveva parlato di un progetto pieno di limiti, citando bagni senza finestre, ingresso esposto, mancanza di spazi di servizio, problemi emersi con la pioggia e scelte strutturali “in cartongesso”.

L’ex squadra di governo ribatte spiegando che l’intero edificio è sostenuto da una “struttura altamente antisismica in cemento armato”, come richiesto per edifici strategici, e che “un asilo di cinquant’anni non avrebbe più garantito gli standard sismici attuali”. “Forse - scrivono Barbierato, Terrentin e Moda - se il sindaco avesse parlato con le operatrici prima del nuovo anno educativo non saremmo di fronte a queste difficoltà. E se avesse seguito più da vicino i lavori, invece di limitarsi al controllo del territorio, si sarebbe accorto di come è realmente costruito l’edificio”.

Il comunicato si chiude con un affondo politico: “Suvvia sindaco… un po’ di serietà. Riveste un ruolo istituzionale importante, se non è in grado, invece di lamentarsi faccia un passo indietro”. E, con tono polemico, aggiunge: “A volte sembra non comportarsi come sindaco, ma come oppositore dell’amministrazione precedente”. Gli ex amministratori rivendicano con orgoglio l’opera realizzata e sostengono che “tra dieci anni Adria parlerà ancora di questo asilo, e sarà orgogliosa di aver dato alla comunità una struttura così importante”. Infine, sollecitano un altro tema rimasto in sospeso: “Siamo ancora in attesa dell’inaugurazione della ciclabile Adria-Valliera. Noi aspettiamo, Adria aspetta”. E concludono taglienti: “Adria si ama con i fatti, non con le lamentele”.