“Eri la nostra colonna portante”

Una perdita che lascia un segno profondo, una mancanza che pesa come un silenzio improvviso in un luogo abituato al suo sorriso.

Lo staff del Bora Bora di Albarella ricorda Samanta Birolo, 50 anni, deceduta dopo una malattia che non le ha lasciato scampo. Una figura che – come raccontano colleghi e amici – non era soltanto una dipendente, ma l'anima stessa del locale. Chiunque abbia varcato quella soglia lo sa: Samanta non era una presenza, spiegano, ma un vero e proprio “punto fermo. Una di quelle persone rare che sanno trasformare un luogo di lavoro in una famiglia, un servizio in un abbraccio, una stagione in un ricordo che rimane”.

Samanta, spiegano, aveva una luce speciale, impossibile da spiegare ma immediata da riconoscere: la capacità di far sentire chiunque accolto, ascoltato, importante. Una forza gentile, una grinta contagiosa che nei giorni più impegnativi diventava un motore per tutti. Lavorava come se il Bora Bora fosse anche casa sua, con un'attenzione ai dettagli e una dedizione che solo il cuore può dare. Oggi quel cuore manca. E il vuoto è enorme.

“Era la nostra colonna portante, la nostra forza - raccontano i colleghi, e il socio del fratello, Pasello, ancora scossi -. Era la persona che, nei momenti difficili, bastava guardare per sentirsi subito più forti”. Lo staff del Bora Bora, ha voluto esprimere profondo cordoglio per la sua scomparsa, stringendosi alla famiglia con affetto sincero. Per tutti coloro che desiderano salutarla un'ultima volta, il funerale si terrà giovedì 11 dicembre alle ore 15 a Rosolina.

Sarà l'occasione per la comunità, gli amici e i tanti che l'hanno conosciuta e amata, di riunirsi per darle l'ultimo abbraccio. “Samanta rimarrà per sempre parte del Bora Bora. Nel modo di accogliere, di lavorare, di essere squadra” - concludono. Perché chi lascia un segno così profondo non se ne va davvero: continua a vivere nei gesti, nella memoria, nel bene donato a chi resta.