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Tutti coinvolti nel far del bene

A Bagnolo di Po Avis conta 80 iscritti, mentre Aido vola a 200. La Pro loco in sagra ha 35 volontari

Tutti coinvolti nel far del bene

Il volontariato, a Bagnolo di Po, non è solo una tradizione: è la linfa vitale che tiene unita una comunità piccola ma straordinariamente dinamica.

Dalle associazioni dedicate al dono alle realtà impegnate nel sociale, fino alla Pro Loco che anima le feste del paese, la rete dei volontari rappresenta un patrimonio umano che continua a crescere.

“Siamo nati per dire grazie e per promuovere il dono”, ricorda Giovanni Chioldin, vicepresidente Avis, raccontando l’origine di Avis e Aido nel 1997. A ispirare la nascita delle due associazioni fu Luigi Smolari, primo cardiotrapiantato del Polesine, che dopo la guarigione decise di trasformare la gratitudine in impegno civile.

A guidare oggi le associazioni ci sono Cristian Barducco (Avis) e Lino Negri (Aido), quest’ultimo anche presidente dell’Auser. Le due sigle, pur con missioni diverse, operano “come se fossero una sola”, collaborando in ogni iniziativa: serate informative, giornate dedicate al dono, manifestazioni con la comunità.

L’Avis conta circa ottanta soci attivi, mentre l’Aido sfiora i duecento iscritti grazie all’adesione dei cittadini di Canda. Determinante è la loro presenza alle iniziative sociali del paese.

Un momento simbolico è stato il 2021, con l’inaugurazione della sede comune in Via del Donatore Fraternità, condivisa anche con Pro Loco e Auser: un luogo che racchiude l’essenza della solidarietà bagnolese.

L’Auser e il valore della cura quotidiana. Bagnolo, con i suoi 1.200 abitanti e una ventina di ultranovantenni, è un paese che invecchia bene. Il merito è anche della rete sociale guidata dall’Auser, fondamentale nel sostegno agli anziani, ai disabili e a chi vive situazioni di fragilità.

“Siamo in cinque, impegnati quasi tutti i giorni. Cerchiamo di dare un aiuto a chi ne ha bisogno”, spiega il presidente Lino Negri. Il lavoro dell’associazione è costante e capillare: trasporti verso gli ospedali polesani, supporto logistico, collaborazione con i servizi sociali comunali.

L’amministrazione conferma la priorità: “I nostri anziani sono un patrimonio, una ricchezza per tutta la comunità”. Un impegno condiviso, che si rafforza anche grazie alla nascita di nuove realtà culturali come il circolo Arco.

Tra le associazioni più attive c’è la Pro Loco, guidata da nove anni da Fabio Casarotto. Il fiore all’occhiello è la Sagra di San Gottardo, appuntamento che coinvolge l’intero paese. “Per un paese di mille abitanti avere 30-35 volontari durante la sagra è un risultato enorme”, sottolinea Casarotto. La collaborazione con Avis, Aido e altre associazioni è continua e preziosa.

Ma la soddisfazione più grande è il ricambio generazionale: “Quando i giovani mi hanno applaudito dal palco, ho capito che il lavoro fatto aveva senso”, racconta il presidente, emozionato. Tra le curiosità, anche la presenza del sindaco Amor Zeri tra i cuochi della Pro loco: un esempio concreto di come, a Bagnolo, l’impegno civico sia davvero una squadra allargata e che coinvolge a tutti i livelli. Un racconto che conferma come il volontariato non sia solo un servizio, ma il vero motore della comunità.

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