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Carabinieri

A fari spenti per evitare il controllo

Due le patenti ritirate. Beccato in città anche un 21enne che ha violato il divieto di ritorno a Rovigo

A fari spenti per evitare il controllo

E’ di tre denunce, una per guida in stato d’ebbrezza, una per rifiuto di sottoporsi all’accertamento dell’assunzione di sostanze stupefacenti e una per la violazione del divieto di ritorno, il bilancio del servizio straordinario di controllo del territorio nel Medio Polesine da parte dei carabinieri della Compagnia di Rovigo.

Nel corso del servizio, si spiega dal comando di via Silvestri, sono stati impiegati 12 militari, che hanno proceduto al controllo di 15 autovetture, con l’identificazione di 30 soggetti, e all’ispezione di due esercizi commerciali.

In particolare i militari della Sezione radiomobile del Norm della Compagnia di Rovigo, hanno notato un 23enne di origine tunisina che, a Rovigo, guidava in maniera più che sospetta, cioè con i fari spenti per tentare di eludere il controllo: il giovane è stato invece raggiunto e fermato dall’equipaggio della Radiomobile. E, al momento dell’identificazione, ha manifestato evidenti segni di poca lucidità, dovuta in ipotesi all’assunzione di sostanze stupefacenti. Invitato a sottoporsi ai test, si è però rifiutato. Un comportamento che gli è valso la denuncia per “rifiuto di sottoporsi all’accertamento dell’assunzione di sostanze stupefacenti”. Oltre a questa, anche il ritiro della patente.

I militari hanno poi fermato un 30enne di origine albanese, residente in provincia di Rovigo, che si trovava alla guida di un veicolo con un tasso alcolemico di 0,8 grammi per litro, oltre la soglia massima consentita di 0,5, così da far scattare la denuncia per “guida sotto l’influenza dell’alcool” e, anche per lui, il ritiro della patente.

Durante un controllo della circolazione stradale, mentre transitava su una pubblica via del capoluogo, è stato fermato, poi, un 21enne originario di Torino, domiciliato nella provincia di Rovigo ma risultato dagli accertamenti destinatario del divieto di ritorno nel Comune di Rovigo per motivi di sicurezza pubblica emesso dalla questura rodigina. Trovandosi in quel momento a Rovigo, è apparsa palese la sua violazione della misura amministrativa di prevenzione dell’autorità di pubblica sicurezza. E così nei suoi confronti è scattata la denuncia per “violazione del divieto di ritorno nel comune di Rovigo”.

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