Beatrice, dalla guerra alla ricerca di una casa

Beatrice porta negli occhi il riflesso della guerra ucraina e nel cuore una tenace speranza. È arrivata in Italia dopo un lungo viaggio affrontato insieme a Cherry, la sua compagna di sventura. Entrambe hanno lasciato alle spalle città svuotate dalle esplosioni e vite spezzate dal conflitto. Oggi Cherry ha trovato una famiglia, mentre Beatrice continua ad attendere qualcuno che scelga di camminare al suo fianco.

Ha circa due anni, pesa 14 chili e viene da Druzhkovka, un luogo che sembrava lontano dalla guerra fino a quando il suono delle esplosioni non ha cancellato ogni normalità. Salvata dai soldati, ha vissuto con loro per un periodo, finché la situazione non è diventata insostenibile. Sono stati gli stessi militari a chiedere ai volontari di ARK di prendersene cura, aprendo per lei la strada verso l’Italia.

Durante il viaggio c’era anche Cherry, tre anni e 13 chili, recuperata a Slavyansk dopo essere rimasta sola con i cuccioli. Una segnalazione arrivata nonostante il caos ha permesso ai volontari di salvarla e di ricongiungerla con un futuro più sicuro.

Beatrice e Cherry sono approdate al Rifugio di Cavour, nel torinese, dove per la prima volta hanno potuto respirare protezione e quiete. I volontari osservano ogni loro passo per capire come aiutarle a ripartire. Beatrice conquista subito: una volontaria la definisce “una piccola volpe”, aggiungendo che, nonostante tutto ciò che ha vissuto, resta una cagnolina dolce, fiduciosa, solo un po’ timida prima di sciogliersi in gesti affettuosi. La sua storia parla da sola: fragile in apparenza, resistente nell’anima.