Nuovi aiuti anche nel 2026

Nel 2026 il sistema di tutele rivolto alla popolazione più anziana continuerà a poggiare su un ventaglio di misure economiche e fiscali che, dagli over 65 agli ultraottantenni, intendono contenere il peso delle spese quotidiane e rafforzare i sostegni alla non autosufficienza. Tra esenzioni, sconti e assegni dedicati, il quadro resta articolato ma decisivo per milioni di italiani.

Al centro delle politiche di supporto figura la Prestazione universale da 850 euro, introdotta con il Decreto Anziani e destinata agli over 80 non autosufficienti. Il beneficio, che mantiene per tutta la fase sperimentale l’esenzione fiscale e il divieto di pignoramento, richiede il riconoscimento di un bisogno assistenziale gravissimo, valutato secondo i criteri previsti dal decreto ministeriale del 2016, e tiene conto di elementi come ISEE e indennità di accompagnamento. La misura resterà attiva fino al 31 dicembre 2026, salvo proroghe.

Sul fronte locale, molti Comuni continueranno a modulare la TARI prevedendo sconti ed esoneri legati all’età, alla composizione del nucleo familiare e alla situazione economica. Un meccanismo non automatico, che rende indispensabile verificare presso gli uffici tributi territoriali le condizioni applicate.

Resta confermata la Carta acquisti destinata agli over 65, una ricarica bimestrale da 80 euro per contribuire a spese alimentari, sanitarie e bollette. Ne hanno diritto i titolari di redditi inferiori a 8.052,75 euro annui, soglia che sale a 10.737 euro dopo i 70 anni.

Per i nuclei con almeno un componente dai 60 anni, l’Assegno di inclusione garantisce un’integrazione del reddito fino a 6 mila euro, che diventano 7.560 euro quando tutti i membri sono over 67 o convivono con persone in condizioni di disabilità grave. Continuerà inoltre a rappresentare un punto di riferimento l’assegno sociale, riservato agli over 67 in difficoltà economica, pari a poco più di 500 euro mensili per 13 mensilità.

Tra le agevolazioni dirette, le più immediate riguardano i servizi quotidiani. Poste Italiane applica commissioni ridotte ai cittadini con più di 70 anni per il pagamento di bollettini, con tariffa ribassata presentando un documento d’identità. Dal versante televisivo, resta l’esonero dal canone Rai per chi ha superato i 75 anni e rientra nel limite reddituale degli 8 mila euro annui, con domanda da rinnovare secondo le scadenze fissate dall’Agenzia delle Entrate.

Sul piano sanitario, l’esenzione E01 continua a spettare agli over 65 con reddito familiare sotto i 36.151,98 euro, un beneficio solitamente attribuito in automatico dalla Asl ma ottenibile anche tramite richiesta diretta.

Per la telefonia, diversi operatori manterranno pacchetti dedicati agli over 70, con canoni ridotti soprattutto in presenza di ISEE basso o disabilità. Discorso simile per i trasporti: già dai 60 anni si accede a sconti sui servizi di mobilità, dalle reti locali alle tratte nazionali, con riduzioni variabili a seconda delle politiche delle singole aziende.