“Un sogno di bambino che si realizza”

“Porterò la fiamma! Sarò tedoforo!”. Con queste parole di entusiasmo, Angelo Motta, volto conosciuto nel mondo sportivo polesano, nonché ex candidato per Avs alle regionali dello scorso novembre, ha annunciato la notizia che custodiva da settimane: sarà uno dei 10.001 portatori della fiamma olimpica nel grande viaggio del sacro fuoco di Olimpia attraverso l'Italia.

“Lo so dal 20 ottobre - scrive Motta - e avrei voluto correre per strada gridandolo, perché è il sogno di bambino che si avvera. Ma ho scelto di dirlo oggi, nel giorno della maratona di Valencia, dove nel 2019 anteposi la salute di un perfetto sconosciuto al mio obiettivo cronometrico a 300 metri dal traguardo Motta si fermò per soccorrere e portare con sé un concorrente che aveva perso i sensi, mettendo da parte i suoi obiettivi, mentre tutti continuavano a correre . Quel gesto apparentemente normale, ma sportivamente importante, dopo sei anni mi ha fatto diventare tedoforo”.

La torcia olimpica, partita da Olimpia il 26 novembre e arrivata in Italia il 6 dicembre, percorrerà tutte le province italiane in vista dell'evento che celebrerà il simbolo dello sport e della pace. Motta correrà il 7 gennaio, lungo un tratto compreso tra Bologna e Ferrara: “Non so ancora il punto preciso, ma mi scoppia il cuore di gioia. Sarà una minuscola parte dei 12mila chilometri che percorrerà la fiaccola, ma per me vale tutto”. L'emozione è doppia, racconta, perché l'evento cade nell'anno del cinquantesimo anniversario del Gruppo Podisti Porto Tolle, di cui Motta è segretario, e durante la sua vicepresidenza provinciale della Fidal di Rovigo. “Essere scelto proprio in questo momento è un onore immenso. Porterò con me tutto il Polesine, il mio gruppo e le persone che mi hanno sempre sostenuto”. “Vi racconterò tutto di questa esperienza straordinaria - conclude Motta -. Sono felice, orgoglioso e grato. Porterò la fiamma non solo per me, ma per tutti coloro che credono nello sport come forza di comunità e di umanità”.