VOCE
politica
11.12.2025 - 18:00
La deputata del Pd Nadia Romeo
Nadia Romeo contro il governo per il rischio inquinamento in Pianura Padana. “La decisione del governo di tagliare del 63% il fondo dedicato al miglioramento della qualità dell’aria nel bacino padano è un atto grave - dice Romeo - che mette a rischio la salute di milioni di cittadini. Con una riduzione così drastica, da 320 milioni previsti a 116 milioni complessivi, passando da 105 a soli 20 milioni per il 2027, si azzerano gli sforzi in corso, proprio quando occorre invece accelerare”.
Nadia Romeo, parlamentare del Pd, critica la decisione assunta dall’esecutivo, che rischia di provocare gravi conseguenze in termini di salute pubblica. Un tema che tocca da vicino il Polesine, non a caso da decenni alle prese con un cronico problema di qualità dell'aria.
La Pianura Padana è da tempo indicata come l’area più inquinata d’Europa per qualità dell’aria. Le sue condizioni, fortemente aggravate da una conformazione geografica che favorisce l’accumulo di inquinanti, da elevata densità abitativa, industriale e agricola, rendono urgente e non più differibile un piano di investimenti strutturali.
“Gli effetti sulla salute sono drammatici - continua - l’esposizione cronica a polveri sottili nella Pianura Padana è responsabile di migliaia di morti premature ogni anno, con un contributo importante di decessi e anni di vita persi. Studi scientifici quantificano per la popolazione padana una perdita media di 2-3 anni di vita a causa dell’inquinamento atmosferico”. Con il programma Life ip prepair - un progetto europeo attivo dal 2017 - erano stati avviati interventi concreti per monitorare e migliorare la qualità dell'aria per circa 25 milioni di persone nel bacino padano. I risultati dimostravano che, con adeguati investimenti e politiche integrate, era possibile avviare una riduzione significativa delle emissioni e del particolato.
“Tagliare ora quei fondi - prosegue Romeo - significa bloccare questi percorsi, consegnando alla nebbia dello smog famiglie, bambini, anziani, cittadini fragili. È una scelta irresponsabile, che non tiene conto del diritto alla salute, del diritto a un’aria respirabile. Da parlamentare del Partito Democratico, mi impegno a contrastare questa norma in ogni sede: chiediamo che il Governo riveda queste decisioni, che ripristini le risorse inizialmente previste e che rilanci un piano serio e stabile per la qualità dell’aria nella Pianura Padana. Perché la salute non è negoziabile”.
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