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veneto
12.12.2025 - 09:53
È stato assolto perché il fatto non sussiste il cinquantenne accusato di violenza sessuale nei confronti di una ragazza conosciuta quando lei aveva 15 anni. La sentenza è stata pronunciata il 10 dicembre dal collegio presieduto dalla giudice Francesca Zancan, al termine di un processo durato diversi mesi e caratterizzato dalla testimonianza della giovane, oggi maggiorenne.
La vicenda trae origine da una relazione nata sui social: alcuni “like” e messaggi su Instagram avrebbero dato avvio a una frequentazione che, secondo la ricostruzione emersa nel corso dell’inchiesta, si sarebbe poi sviluppata anche con incontri regolari tra novembre 2020 e agosto 2021. I genitori della ragazza, venuti a conoscenza della differenza d’età tra i due, avevano presentato denuncia alla polizia di Stato. La Procura, rappresentata dal pubblico ministero Giovanni Zorzi, aveva chiesto una condanna a otto anni.
Il tribunale, tuttavia, ha ritenuto che non fosse dimostrata oltre ogni ragionevole dubbio la presenza di elementi necessari a configurare il reato contestato, in particolare la costrizione e l’assenza di consenso. Nell’immediata lettura della motivazione, i giudici hanno spiegato che lo scambio di messaggi, conversazioni e chiamate — tra cui frasi affettuose come “Sei mio” — suggeriva una relazione sentimentale e fisica reciprocamente partecipata.
Determinante, per i giudici, anche l’audizione del consulente della Procura, secondo cui la denuncia sarebbe stata presentata dopo la scoperta della relazione da parte dei genitori. Tale circostanza, unita alla successiva rielaborazione dei fatti da parte della ragazza, non ha consentito — secondo la sentenza — di provare l’assenza di consenso.
Durante il dibattimento sono stati ricostruiti anche gli incontri tra i due, compreso un episodio in cui l’uomo avrebbe raggiunto la ragazza mentre si trovava in barca con la famiglia. Per l’accusa, tale comportamento avrebbe generato un senso di obbligo nella giovane; una lettura che il tribunale non ha ritenuto sufficiente a dimostrare gli elementi minimi della violenza sessuale.
Con la decisione di ieri, l’imputato è stato dunque assolto dalle accuse a suo carico.
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